mercoledì 30 luglio 2008

Fassino incontra il Popolo Irpino



Una folla entusiasta ha salutato l'On. Piero Fassino in visita ad Avellino. L'incontro si svolto presso il Viva Hotel della città irpina. Presenti, tra gli altri, il Sindaco di Avellino, Pino Galasso, Il neo presidente dell'Alto Calore Franco Maselli, l'ex presidente della Provincia, Alberta De Simone, il coordinatore provinciale del PD Franco Vittoria e il Senatore Enzo De Luca. E' tempo di grande rinnovamento - ha ribadito in un discorso appassionato Franco Vittoria -, è l'Irpinia che vuole cambiare! Piero Fassino ha sottolineato il suo no ad alleanze-capestro con chi usa la politica con logiche clietelari. "Il PD costruirà le sue alleanze - ha spiegato Fassino - con chi intende la politica al servizio della gente".

Da "Repubblica" del 29 luglio 2008


Villaggio blog, vista sul mondo
le nuove forme di dialogo
di MARINO NIOLA

Più che un sistema di comunicazione, rivela spazi collettivi in una società che li ha ridotti un po' circolo, un po' palcoscenico, un po' piazza, un po' sezione di partito...

martedì 29 luglio 2008

Il mistero dell'acqua che non c'è





I Cittadini delle frazioni di Cassano, Squillani e Zolli sono rassegnati: sempre più spesso d'estate l'acqua non sgorga dai rubinetti specie nei week-end. Una Comunità, la nostra, dalla forte vocazione turistica, ma senz'acqua nei fine settimana d'estate e, spesso, anche in altri periodi dell'anno. Il rischio è di non poter farsi la doccia la domenica mattina prima di andare a messa, oppure di dover evitare di invitare un ospite a pranzo perchè manca l'acqua per cucinare. Non tutti i Cittadini sanno, però, che il problema potrebbbe essere risolto in 15 giorni ed in via definitiva, se solo l'Alto Calore completasse il megaserbatoio di Cassano Caudino. Da anni si annuncia l'immniente messa in funzione di questo prezioso strumento di approvvigionamento idrico. Tra ditte fallite e ritardi vari, nulla si muove da diversi anni (ovviamente è molto più importante per qualcuno preoccuparsi di difendere la poltrona, piuttosto che mettere in funzione un miserabile serbatoio dai costi diventati ormai impronunciabili). Le foto mostrano l'attuale stato del "nuovo serbatorio", a confronto con la vecchia ma funzionante cisterna. La lapide documenta la sua data di realizzazione (1958: auguri per i suoi 50 anni!). Non ci resta che continuare a sperare e sopportare l'inefficienza di un Ente che invia le bollette, quelle si, con paradossale puntualità. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti provate a contattare l'Alto Calore Servizi al numero 0825 7941 - fax 0825 31105. Vi diranno certamente che il serbatoio sarà pronto a giorni (...ma voi avete visto le foto!).

Dicono di noi - da "Il Mattino" - Edizione di Avellino del 29.7.08

lunedì 28 luglio 2008

Riceviamo e pubblichiamo


Cani di quartiere

Caro sindaco....ho letto che in questo blog già Le sono state fatte varie comunicazioni....quindi vorrei farla anche io una...ascolti, io amo gli animali, li adoro...però non si riesce più a vivere....ne sono troppi di cani abbandonati...come possiamo fare?Le dico come possiamo fare perchè sarei disposta anche io ad aiutare chi di dovere a prendere provvedimenti...perchè sul serio non se ne può più...più volte ho avvertito i carabinieri...più volte sono stata disponibile a portarli in un canile, ma sinceramete nessuno li voleva accetare se non pagando un tot al giorno...come si fa?....in primis parlo per questi cani abbandonati....e poi onestamente parlo anche per quelle persone incivili che non hanno il buon senso di tenerli nelle proprie abitazioni ma che si prendono il lusso di farli camminare liberi per il paese...
scusi tanto per il disturbo...ma volevo soltanto informarla...La ringrazio...aspetto qualcosa o qualcuno che faccia ordine in questi miei pensieri....
buona giornata...
Lettera Firmata

Cara Concittadina,
il randagismo è un problema che riguarda non solo il Comune di Roccabascerana, ma tutte le Comunità Locali. Molte Amministrazioni, nel tentativo di rispondere alle sollecitazioni dei Cittadini, hanno inviato decine di cani randagi presso i canili, con il risultato di trovarsi a dover sborsare decine di migliaia di euro ogni anno, senza alcun risultato concreto (ogni cane inviato presso un canile costa al Comune, cioè ai cittadini, circa 4 euro al giorno, per un totale di 1460 euro l'anno). I cani infatti sono animali territoriali: tolto uno, ne arrivano altri ad occupare il posto vacante. L'Amministrazione di Roccabascerana ha scelto da tempo di "adottare" queste povere bestioline abbandonate da "padroni-cani", inserendo sottocute dei microchip, vaccinandoli e, se femmine, sterilizzandole, in modo da evitare che nella stagione degli amori possano attirare altri cani. Tali creature diventano così "cani di quartiere", docili amici a quattro zampe che sovente accompagnano le nostre passeggiate estive oppure addirittra ci difendono dai tentativi di intrusione, come è successo qualche mese fa a Squillani, dove i ladri sono stati messi in fuga da un "cane di quartiere" che abbaiando, ha svegliato i padroni di casa. Altro è se invece il cane mostra segni di aggressività o se è gravemente malato: in tal caso si interviene mettendo in sicurezza persone e cose. Bene hai fatto, cara amica, a segnalare questo problema. Per ulteriori informazioni, puoi rivolgerti comunque alla nostra Polizia Locale: sarà compito dei vigili occuparsi del nostro eventuale nuovo "cane di quartiere".

venerdì 25 luglio 2008

Muoia Sansone con tutti i Filistei


Le recenti vicende irpine, che vedono ancora una volta protagonisti i De Mita, potevano essere evitate se l'emulo di Celestino V, alias Giuseppe De Mita, avesse avuto il coraggio di continuare nella sua attività di coordinatore provinciale del PD, disobbedendo almeno una volta alle disposizioni del ben più importante omonimo. Sarebbe stata definitivamente sancita la fine di un'epoca e forse la nascita di un Politico di Razza. Se solo si pensa alla fatica dell'illustre nipote per farsi eleggere coordinatore provinciale del Partito Democratico nel 2007: tutti i Sindaci a raccolta, ad esempio a San Martino V.C., per convincerli della bontà della sua elezione (scettico solo il Sindaco di Roccabascerana, che osò criticarlo in pubblico)! E invece l'ormai ex coordinatore non ha voluto o non ha potuto essere "Giuseppe De Mita", scegliendo di essere ricordato per sempre come "il nipote di De Mita". E' evidente che i suoi calcoli se li è fatti, perchè se De Mita Junior non è un coraggioso, sicuramente non è uno sprovveduto. Giuseppe ha saputo deludere, rinunciando al PD, per difendere il buon nome di famiglia. E' adesso l'eletto (sempre dal parente?), spietato esecutore di un programma politico di distruzione di massa (Provincia, Comune, Alto Calore e - magari a breve - qualche amministrazione comunale). Ancora una volta chiede al Popolo Irpino, che pure ha contribuito al lustro della sua famiglia ormai in lento ed inesorabile declino, di soccombere. E, nella speranza che gli ricrescano i capelli, per dirla con la Bibbia, il novello Sansone medita di vendere cara la sua pelle.

Da "Irpinianews" del 24 luglio 2008


Pino De Lorenzo (UDEUR): "...De Mita vuol ribadire la sua posizione di leader, ma ormai la sua epoca è finita. Peccato che proprio lui non riesce a rendersene conto...".

martedì 22 luglio 2008

Da "l'Unità" del 21 luglio 2008


Bossi, il caso del figlio bocciato
di Marcella Ciarnelli


Dimostrare l’inadeguatezza dei professori meridionali che «vengono qui da noi e tolgono lavoro agli insegnanti del nord» senza avere alcuna consapevolezza di fatti, luoghi e storia della Padania. Per farlo il ministro Umberto Bossi ha portato ad esempio la disfatta scolastica ai recenti esami di maturità di un «ragazzo stangato solo perché ha portato una tesina su Carlo Cattaneo», uno dei teorici del federalismo. Inaudito. Inaccettabile. Una forma di razzismo intellettuale in senso contrario, che il padre della Lega non ha potuto far passare sotto silenzio. «Questi sono crimini contro il nostro popolo che devono finire».

Si dà il caso che il leader leghista non abbia fornito alcun particolare sull’esaminando «bastonato» e giudicato non maturo dalla commissione ma difeso con una foga tale da insinuare il sospetto, più di un sospetto, che a ispirare l’arringa difensiva del Senatur ci fosse un interesse personale. Meglio, di famiglia anche perchè si dà il caso che proprio al giovane Renzo Bossi, suo figlio, sia capitato nei giorni scorsi di essere bocciato, e per la seconda volta dopo un inglorioso tentativo l’altro anno in un liceo di Varese, all’esame di maturità scientifica a cui si era presentato, guarda un po’, con una tesina su Cattaneo dal titolo «La valorizzazione romantica dell’appartenenza e dell’identità».

Cuore di leghista. Cuore di padre, ancorchè deluso. E allora la si butta in politica con l’attacco ai terroni che pretendono di giudicare senza sapere ed avere conoscenza del padano istinto alla difesa della propria terra e dei propri interessi. Pur di difendere l’erede che non ce l’ha fatta a raggiungere, sommando i voti di tutte le prove sostenute, nemmeno quel 60 che è l’obbiettivo minimo per ottenere la promozione, Umberto Bossi ha provveduto ad indicare un’altra barriera che va eretta tra sud e nord. Via dalle scuole del settentrione chiunque non abbia sciacquato i panni nel Po e non abbia almeno una lontana consuetudine con Alberto da Giussano. Per non parlare della partecipazione ai raduni con adeguati copricapo con le corna e annessi spadoni.

Il giovane Bossi, il perseguitato da professori sudisti, è un giovanotto noto alle masse poichè molto spesso accompagna suo padre alle kermesse leghiste con l’evidente intento di seguirne le orme in politica. Sempre che la scuola non continui a non riconoscerne le capacità. Il fratello Riccardo, figlio di primo letto, sarebbe voluto andare all’Isola dei Famosi ma il padre glielo vietò. Degli altri due, Eridanio Sirio e Roberto Libertà, non sono note le aspirazioni. Capelli riccioluti, scuri, l’espressione strafottente di chi pensa di poter raggiungere l’obbiettivo con poca fatica, magari anche grazie al cognome, il ragazzo si è presentato alla commissione d’esame da privatista ma ancora una volta non ce l’ha fatta. L’anno prossimo gli toccherà riprovarci. Il giovane «stangato» potrebbe essere chiunque ci tengono a far sapere dalla scuola in cui si è registrata la défaillance dell’erede del leader leghista. Ma il preside del «Bentivoglio», don Gaetano Caracciolo, ci tiene a precisare che comunque nel caso del maturando Bossi, «quella tesina non ha creato alcun problema ideologico». E che le commissioni d’esame non hanno colore nè politico, nè regionale. «Come per tutti i privatisti -ha spiegato don Caracciolo- l’esame di maturità si compone di un tema, un compito di matematica, un test su quattro materie e poi c’è l’orale, del quale fa parte la tesina che ne è l’introduzione». Ecco la tesina, la pietra dello scandalo. «Non conosco il dettaglio di quella prova d’esame ma comunque il punteggio dell’orale, di cui fa parte la tesina e solo come avvio del colloquio, pesa per 35 punti rispetto ai 45 delle altre prove». Una tesina anche ottima non può colmare le altre lacune.

La composizione della commissione per proveninza geografica dei componenti don Gaetano non la rivela ma spiega però che «è composta da tre docenti interni, tre esterni e un presidente, esterno anch’egli. Se proprio ci tenete, i tre interni sono settentrionali mentre per il resto -aggiunge con un filo d’ironia- la composizione è mista in tutti i sensi, ma i professori non hanno nè regione nè parte politica. Fanno il loro lavoro di educatori. E questo lo sa anche ogni cuore di papà».

Maselli Presidente dell'Alto Calore


E' Franco Maselli il nuovo Presidente dell'Alto Calore, eletto all'unanimi-tà dai Sindaci Irpini e Sanniti dopo lo "strappo" di quei pochi "demitiani" che hanno preferito abbandonare l'Assemblea dei Soci dopo il tentativo reso vano di rendere illegittima la convocazione della medesima. L'amico Franco, già Presidente della Provincia di Avellino, gode da sempre della stima della Comunità di Roccabascerana per il continuo e proficuo impegno sul territorio all'insegna del rinnovamento e della discontinuità. A Franco e ai neoconsiglieri eletti i migliori auguri di buon lavoro!

venerdì 18 luglio 2008

Festa a Tufara Valle


Domenica mattina 20 luglio alle ore 9.00, ai piedi del nuovo Monumento ai Caduti di Tufara Valle, sarà deposta una corona in commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre. L'evento precede i Festeggiamenti in onore di Maria SS. del Carmelo. La Processione Solenne si svolgerà invece alle ore 18.00. Gli Automobilisti che transitano da e verso Benevento sulla Statale Appia, scuseranno i Fedeli di Tufara che, come di consueto ogni anno manifestano anche così la loro sincera e antica devozione per la Beata Vergine del Monte Carmelo. Per approfondimenti e notizie è oggi possibile anche visitare il Sito Ufficiale della Festa Patronale dove, tra l'altro, è consultabile nei dettagli il programma Civile e Religioso dell'evento.

Roccabascerana avrà la sua Isola Ecologica!


E' stato pubblicato ieri il bando per la realizzazione di un'isola ecologica a Roccabascerana. Tale struttura (tempo di realizzazione previsto: 60 giorni), consentirà all'Ente Comune di gestire autonomamente la raccolta differenziata, potenziando e migliorando il servizio che attualmente è affidato al Consorzio BN2. Per ulteriori informazioni su scadenze e modalità di partecipazione, basta collegarsi al sito ufficiale del Comune.

Dal "Corriere della Sera" del 17.7.08


Brunetta dichiara guerra ai falsi malati
Circolare del ministero alle pubbliche amministrazioni: «Visita fiscale anche per un solo giorno di malattia»

giovedì 10 luglio 2008

Riunione del gruppo PD alla "Partenio"


Questa sera alle ore 18.00, presso la Sede della Comunità Montana del Partenio, riunione di gruppo del Partito Democratico. All'ordine del giorno, l'elezione del nuovo Capogruppo PD, dopo il "tradimento" di Eugenio Abate. Presenzierà ai lavori il neoeletto Coordinatore Provinciale Franco Vittoria.

Da "Repubblica" Ed. Napoli del 9.7.08


"Mai più De Mita nel centrosinistra"
di Pierluigi Melillo.


...La De Simone è fiera di aver smascherato la nuova strategia politica di De Mita: «È venuto a galla il trasformismo politico di un personaggio che butta all´aria una storia vissuta nella sinistra Dc per allearsi con An e Forza Italia...

lunedì 7 luglio 2008

Dicono di noi - da "Ottopagine" del 5/7/08

Riceviamo e pubblichiamo:

TRACCE CRIMINALI
di Giuseppe P. Fazio

In Italia, si sa, ogni scusa è buona per fare della polemica politico-partitica ed ogni occasione è giusta per spostare l’attenzione dal reale problema alla falsa morale che, ormai, pervade il panorama politico del nostro bel paese.
Negli ultimi tempi, tra colpevolisti ed innocentisti, è accesa la diatriba sulla giustezza o meno dell’idea di rilevare le impronte digitali a tutti i bambini appartenenti ad una qualunque delle etnie nomadi presenti - paradossalmente in maniera stanziale - da anni, nel nostro paese. La proposta, ovviamente, non ha incontrato il favore di tutta la classe politica che, scindendosi in favorevoli e contrari alla proposta di provvedimento, ha fatto della questione, come al solito, un problema ideologico.
Ma, il punto è un altro! Attualmente, ed è con il sommo piacere del previsionista e con il profondo rammarico del cittadino che scrivo queste cose, il jet set della politica, in Italia, ha fallito su tutti i fronti. Da quello ideologico a quello amministrativo, la ragion di stato, ha cessato di esercitare il suo ascendente regolatore sulla società, facendo in modo di trasportare, nella sua corsa verso il baratro, ogni cosa.
Il problema, a questo punto, non è la rilevazione delle impronte digitali ai ROM quanto, piuttosto, il perché le impronte non vengano prelevate anche a tutti gli altri onesti cittadini. La questione criminalità, sicuramente, non è una realtà limitata e circoscritta al popolo errante quanto, piuttosto, un fenomeno che per sua natura investe, in maniera trasversale, tutte le classi sociali, da quelle più agiate a quelle meno ambienti.
Il popolo delle persone perbene che, per le ragioni più varie, vive ai limiti della legalità, fa parte, sicuramente, di un esercito, ogni anno più numeroso e meno controllato, che nulla ha da invidiare, in termini di vissuto immorale, a quello dei così detti, indesiderati!
Sia chiaro, la mia non vuole assolutamente essere una difesa di una posizione più che di un’altra ma, fuor di dubbio, una riflessione su come i fatti, anche i più oggettivi, abbiano l’ordinaria vocazione ad essere interpretati e strumentalizzati ad uso e consumo delle necessità di una o dell’altra parte politica per bieche necessità legate al consenso.
Ma la realtà è un’altra! La realtà è che le persone vivono in un costante stato di insicurezza, generalizzato ad ogni settore, che lo Stato non riesce a mitigare; la realtà è che in Italia le Istituzioni hanno perso la loro forza ideatrice, capace di rendere un paese competitivo; la realtà è che, purtroppo, troppe e troppe volte si è assistito alle manifestazioni demagogiche di chi altro non vuole che continuare ad intorbidire le acque e confondere le idee.
A questo punto viene da chiedersi: cos’è realmente giusto? Il tempo e la storia, come al solito, daranno le loro risposte!

martedì 1 luglio 2008

Le impronte digitali per salvare l'Italia dal crimine


E se fosse tutto vero? E se il problema della criminalità in Italia fosse risolvibile prendendo le impronte digitali ai piccoli rom? Il governo attuale ci crede davvero e anticipa tagli di 6000 agenti di Polizia, nella certezza di aver risolto una volta per tutte il problema della criminalità con un tale espediente. Nel frattempo i pedofili potranno rinviare di un anno i loro processi (magari in futuro si potrebbe legiferare di concedere loro uno sconto di pena se si accaniranno contro quelli che il governo considera piccoli delinquenti per nascita o per censo). Naturalmente figli e nipoti di truffatori, corruttori di giudici, evasori fiscali e furbetti di quartiere, nonchè camorristi e mafiosi, potranno avere invece i polpastrelli immacolati, tanto loro non sono rom e pertanto - per definizione - figli di persone "per bene".