martedì 24 novembre 2009

ROCCABASCERANA: RATIFICATO DAL CONSIGLIO COMUNALE LO STATUTO DEL COSTITUENDO CONSORZIO D'AMBITO SOCIALE A4


Con la ratifica dello statuto nel consiglio comunale di ieri - nel corso del quale non è mancato il ricordo delle vittime del terremoto del 1980 e a cui è stato dedicato un minuto di silenzio - il comune di Roccabascerana si colloca tra i primi Comuni dell'ambito A4 ad avere completato la procedura per la costituzione del consorzio d'ambito sociale A4. Coinvolti quindici comuni del piano sociale di zona A4 (Rotondi, Cervinara, San Martino V.C., Roccabascerana, Pietrastornina, Grottolella, Tufo, Petruro, Altavilla Irpina, Prata P.U., Pratola Serra, Montefredane, Chianche, Capriglia Irpina, Torrioni). La bozza di statuto, presentata dal sindaco di Roccabascerana Enzo Testa lo scorso 19 novembre, nel corso di un'infuocata assemblea dei sindaci del piano di zona A4 presso la sede municipale di Cervinara, era stata approvata da tutti i sindaci e/o delegati, con la sola eccezione dei sindaci/delegati di Capriglia Irpinia e Chianche - che si erano astenuti - e l'assenza, al momento del voto, del sindaco/delegato di Torrioni. Tra i punti cardine dello statuto “Testa”, l'introduzione del voto “ponderato” nella determinazione delle quote consortili, un “espediente” trovato dal sindaco di Roccabascerana per riequilibrare le notevoli differenze in termine di numero di abitanti tra comuni più grandi come Altavilla, San Martino V.C. e Cervinara (quest'ultimo con popolazione di oltre 10mila abitanti) e comuni più piccoli come ad esempio Petruro, con poco meno di 400 abitanti, e la definizione di quattro sub-ambiti di circa 10mila abitanti ciascuno per la scelta dei consiglieri in seno al CdA.
Convocati intanto nei prossimi giorni tutti consigli comunali per la ratifica dello statuto entro il prossimo 30 novembre, prima della convocazione dei sindaci davanti al notaio per la firma definitiva.

sabato 21 novembre 2009

Chiarimenti utili ai cittadini sulla TARSU

In questi giorni i Cittadini di Roccabascerana stanno ricevendo le lettere con l'invito al pagamento della TARSU (tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) per l'anno 2009. Poiché in relazione a questo adempimento circolano informazioni imprecise e talvolta false sulla composizione della bolletta, l'Amministrazione Comunale di Roccabascerana ritiene indispensabile fornire ai cittadini alcuni chiarimenti.

Per effetto della disposizione contenuta nell’art. 7 del D.L. n. 61/07, convertito in legge n. 87/07 e della legge n. 31/08 i comuni della Regione Campania hanno l’obbligo, pena lo scioglimento dei consigli comunali, di prevedere l’integrale copertura dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani mediante l’incremento delle tariffe TARSU e pertanto l'Amministrazione Comunale ha dovuto deliberare un aumento portando la TARSU per le utenze domestiche da 1,00 euro a 1,45 euro al metro quadro.
Sulla cifra attuale si applica un'addizionale del 4% per la Provincia di Avellino, prevista dalla legge per l'esercizio delle funzioni di tutela ambientale (dlgs. 504/92) ed una percentuale del 10%, cosiddetta ex ECA, ai sensi della legge 549/95. Le due addizionali sono obbligatorie in quanto risultano dall'applicazione della legge dello Stato. In merito al pagamento dell'IVA, la Corte Costituzionale ha stabilito che essa non è dovuta, in ogni caso la questione non riguarda i contribuenti del nostro Comune perché l’Ente non applica e non ha mai applicato l'IVA sulla TARSU. Infine si chiarisce che gli inviti al pagamento sono inoltrati ai contribuenti in modo da consentire agli stessi una dilazione di pagamento in tre rate o di scegliere un pagamento unico totale. Per detti inviti non è previsto alcun importo aggiuntivo da corrispondere al Comune di Roccabascerana. Soltanto successivamente, qualora il contribuente non abbia già pagato in adesione all'invito ricevuto viene emessa una cartella esattoriale per cui è previsto un aggravio di spese da parte di EQUITALIA.

COMUNE
ALIQUOTA TARSU al 2008
ALIQUOTA TARSU dal 2009


Roccabascerana
1,00 euro al m²
1,45 euro al m²


Pannarano
1,41 euro al m²
1,41 euro al m²

Pietrastornina
1,43 euro al m²
1,43 euro al m²

Montesarchio
1,97 euro al m²
1,97 euro al m²

Cervinara
1,83 euro al m²
2,07 euro al m²

Apollosa
1.40 euro al m²
1,80 euro al m²

Napoli
2,46 euro al m²
3,97 euro al m²

venerdì 20 novembre 2009

Approvato lo statuto per il Consorzio d'ambito A4


Con l'approvazione della bozza di Statuto presentata dal Sindaco di Roccabascerana, lo scorso 19 novembre presso la Sede Municipale di Cervinara, sono state di fatto gettate le basi per la costituzione del nuovo consorzio d'ambito per il Piano Sociale di Zona A4. Presenti tutti i sindaci e/o delegati (Rotondi, Cervinara, San Martino V.C., Roccabascerana, Pietrastornina, Grottolella, Tufo, Petruro, Altavilla Irpina, Prata P.U., Pratola Serra, Montefredane, Chianche, Capriglia Irpina, Torrioni) che hanno approvato integralmente il testo, con la sola eccezione dei Sindaci/delegati di Capriglia Irpinia e Chianche - che si sono astenuti - e l'assenza al momento del voto del sindaco/delegato di Torrioni. Tra i punti cardine, l'introduzione del voto “ponderato” nella determinazione delle quote consortili, un “espediente” trovato da chi scrive per riequilibrare le notevoli differenze in termini di numero di abitanti tra comuni più grandi come Altavilla, San Martino V.C. E Cervinara (quest'ultimo con popolazione di oltre 10mila abitanti) e comuni più piccoli come ad esempio Petruro, con poco meno di 400 abitanti, e la definizione di quattro sub-ambiti di circa 10mila abitanti ciascuno per la scelta dei consiglieri in seno al CdA.
La parola ora spetta ai Consigli Comunali che dovranno ratificare lo statuto entro il prossimo 30 novembre.

martedì 17 novembre 2009

Scuola, via libera al plesso unico. Due milioni di euro per riunire gli alunni di sei frazioni. Presto scuolabus gratis.

Sanità, il nuovo schiaffo alla Caudina

Dal "Corriere dell'Irpinia" del 15.11.09

Distretto sanitario, torna l’ipotesi Baiano


Da "Il Sannio" del 16.11.09

Torna l’allarme per la chiusura del Distretto Sanitario di Cervinara. Una questione che sembrava definitivamente risolta con le assicurazioni dei vertici sanitari dell’Asl AV1, torna invece prepotentemente in primo piano con la notizia del graduale smantellamento della struttura sanitaria di Via S. Cosma. La notizia del possibile accorpamento del Distretto Sanitario di Cervinara a quello di Baiano risale allo scorso mese di Aprile, quando il fatto fu denunciato pubblicamente dall’Osservatorio Caudino per la Tutela e lo Sviluppo del Territorio, che invitò la popolazione dei paesi irpini della Valle Caudina a mobilitarsi per scongiurare la scomparsa della struttura sanitaria, l’unica presente sul territorio. Fece scalpore il manifesto con il quale il Presidente dell’Associazione Generoso Pagnozzi, sempre alla testa delle battaglie per la tutela della Valle Caudina, invitava a scendere addirittura in piazza questo ventilato progetto. Il grido di allarme fu raccolto a fatica dalle istituzioni dobbiamo dire, con notevole ritardo i quattro sindaci dei comuni di Cervinara, Franco Cioffi, S. Martino V.C. Pasquale Ricci, Roccabascerana Enzo Testa e Rotondi Antonio Izzo, presero finalmente carta e penna per chiedere un incontro al commissario dell’Asl Av1 D’Ascoli per accertare lo stato delle cose. Dopo circa un mese e solo in presenza di un reiterato sollecito il massimo esponente della sanità irpinia si decise ad incontrare i sindaci, rassicurando tutti che il Distretto Sanitario continuava regolarmente la sua attività, anzi veniva comunicato un ampliamento dei servizi. Questo nel Maggio scorso, con la naturale soddisfazione di tutti i sindaci, a partire da quello di Cervinara Franco Cioffi che aveva sottolineato gli ottimi risultati ottenuti. Ora a distanza di pochi mesi torna lo spettro della chiusura del Distretto Sanitario. Diversi i campanelli d’allarme. Gli uffici amministrativi sono in fase di smantellamento, l’anticipo della chiusura definitiva. Un fatto di gravità inaudita, che avviene nel totale silenzio, e che se realizzato, priva i quattro comuni irpini della Valle Caudina di un servizio fondamentale, con la beffa di dover raggiungere Baiano, località irpinia del Vallo di Lauro, peraltro lontana e non raggiungibile dai mezzi di trasporto. Un film già visto che in questi giorni viene arricchito di una nuova scena vergognosa ai danni di oltre ventimila cittadini. Decisioni che si aggiungano a tante altre che hanno sempre colpito gli utenti irpini della Valle Caudina, una volta compresi all’interno del bacino di utenza dell’Asl di Montesarchio, molto più funzionale e comoda per essere raggiunta. Il tentativo di portare tutto a Baiano ci fu già quando vennero istituiti i Distretti Sanitari, ci fu una grande lotta, i consigli comunali si mobilitarono con diverse iniziative, e alla fine nacque il Distretto Sanitario di Cervinara. Ora avviene tutto nel colpevole silenzio dei sindaci poco attenti in questa circostanza ad essere vigili. La struttura, ha una intensa attività ambulatoriale specialistica, è allocata in uno stabile preso in fitto, ma il Comune di Cervinara ha già messo a disposizione un nuovo immobile di proprietà comunale, in zona centrale, alle spalle del Palazzo Comunale, con evidenti risparmi economici. Evidentemente quelle che si vanno prendendo sono decisioni assunte a tavolino che non tengono conto dell’assetto territoriale caudino, che contiene sia comuni facenti capo alla provincia di Avellino che di Benevento. Pertanto la soluzione semplice e indolore la offre proprio il territorio, riportare i quattro comuni irpini della Valle Caudina con il Distretto di Montesarchio, vicinissimo e facilmente raggiungibile da tutti. Attuare la soluzione di distretti interprovinciali che in casi così evidenti come quello dei quattro comuni irpini della Valle Caudina porta solo benefici agli utenti, oltre che a risparmi economici di gestione.

Valle Caudina: il distretto sanitario di Cervinara viene cancellato nel silenzio assordante della politica locale



Da "RETESEI" del 14.11.09

Tagli e accorpamenti stanno caratterizzando l'intero territorio regionale ma, come al solito, come sempre succede, a pagare il prezzo più alto sono quei territori che non hanno mai saputo difendersi, che hanno una classe politica basata sul proprio particulare che mai ha pensato all'interesse generale. E allora non stupisce per nulla la notizia che nell'ambito della riorganizzazione delle aziende sanitarie locali, il distretto di Cervinara, che serve i comuni irpini della Valle Caudina, un bacino di circa ventimila abitanti, viene accorpato con quello del baianese. Non stupisce ma fa tanta rabbia (...)
Ma tutto questo non importa a nessuno. Nno importa a chi ha disegnato questi nuovi ambiti e non importa alla politica regionale e non frega nulla neanche a quella locale che dovrebbe difendere i diritti di chi amministra. Due Sindaci dei comuni della valle sono medici, Enzo Testa e Antonio Izzo. Entrambi conoscono più degli altri le problematiche del pianeta sanità nella Valle Caudina. Ma sindaci e amministratori stanno subendo in silenzio questo vero e proprio scippo. Tutti zitti ed allineati, tranne che per qualche dichiarazione o valutazione di intenti (...)

Fini: «Riscrivere regole in modo condiviso non a piacimento della maggioranza»


da "Il Mattino" del 16.11.09

«Riscrivere le regole deve necessariamente comportare l'impegno per una riscrittura che sia quanto più possibile condivisa - ha detto oggi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo alla seduta straordinaria del consiglio comunale di Prato, - perché le regole riguardano tutti, perché le istituzioni della Repubblica sono le istituzioni di ogni italiano. Sarebbe certamente un momento difficile per il nostro Paese quello in cui dovesse affermarsi il principio che, in una democrazia dell'alternanza, ogni maggioranza modifica a proprio piacimento quelle che sono le regole del vivere civile. E' proprio la nostra Costituzione ad indicare con chiarezza le modalità attraverso le quali è possibile modificare la Costituzione. E' certamente possibile farlo avvalendosi di maggioranze ordinarie, ma in quel caso si è sottoposti all'esame dell'unico soggetto che in una democrazia è sovrano: il corpo elettorale. E l'esperienza recente deve insegnare a tutti che, se vogliamo riforme condivise in grado di gettare solide basi di credibilità delle istituzioni per il prossimo futuro, non ci si deve stancare di cercare il confronto ed evidenziare positivamente quello che può unire, mettendo in disparte o in secondo piano tutto ciò che può dividere» (...).

mercoledì 4 novembre 2009