lunedì 28 febbraio 2011

Roccabascerana tra salute e prevenzione


di Giuseppe Fazio

Grande successo ieri per il consueto incontro mensile, promosso e organizzato dal Centro Italiano Femminile e dal Comune di Roccabascerana, dedicato alla prevenzione della salute. Il convegno, parte di una serie itinerante di appuntamenti su tutto il territorio comunale, ha visto, presso la Libera Associazione San Nicola (località Tuoro di Roccabascerana), la presenza di molti partecipanti attirati dalla tematica trattata. La relazione, tenuta dal dott. Francesco Moscato, giovane Cardiologo Interventista presso l’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento, ha trattato delle malattie cardiovascolari e dei metodi di prevenzione.

Nell’introduzione ai lavori della serata, la dott.ssa Roberta Mazzone, Presidente del C.I.F. Comunale di Roccabascerana, dopo aver letto un breve saluto inviato dal Sindaco Testa, non presente in quanto negli Stati Uniti per motivi legati alla sua professione di Neurochirurgo, ha espresso la sua soddisfazione per quanto realizzato sino ad ora ed ha invitato i presenti a non perdere i successivi appuntamenti. La serie di incontri sulla prevenzione sono stati fortemente sostenuti da Sindaco Enzo Testa da sempre impegnato sul fronte della prevenzione delle malattie: “Prevenire è sempre il sistema migliore - queste le parole di Testa - per evitare spiacevoli conseguenze ed imparare a non sottovalutare i segnali del nostro corpo”.

Anche ieri, al termine della relazione del Dott. Moscato, molto seguita dalla popolazione di Roccabascerana, diventata nel tempo un uditorio sempre più partecipe, si è svolto un dibattito molto vivace ed interessato che ha visto il dott. Moscato sciogliere molti dubbi di cittadini desiderosi di approfondire alcune problematiche relative alle patologie del cuore.

Un altro successo, tutto al femminile, per il comune di Roccabascerana che, ancora una volta, si è mostrato particolarmente sensibile alle iniziative di promozione e diffusione della cultura. L’impegno del C.I.F., in questo senso, è stato particolarmente intenso e proficuo visti anche i risultati ottenuti: si pensi ad esempio all’ottenimento di fondi destinati alla realizzazione di una sala lettura multimediale realizzata presso la Biblioteca Comunale ed al successo del precedente ciclo di incontri itineranti che hanno visto convergere l’attenzione sulle dinamiche familiari.

A Rocca "Firma e fai firmare"

Da "Il Corriere dell'Irpinia" del 28.2.11

Viscione (Pdl): tutto è ancora in ballo e il dialogo è aperto a 360 gradi

da "Il Corriere dell'Irpinia" del 27.2.11

Principe: il Pid appoggerà la candidatura di Testa

da "Ottopagine" del 26.2.11

giovedì 24 febbraio 2011

mercoledì 23 febbraio 2011

lunedì 21 febbraio 2011

sabato 19 febbraio 2011

Un Borgo Sociale a Roccabascerana: oggi la presentazione del progetto



di Giuseppe Fazio

Si è tenuta oggi a Roccabascerana, presso la sede Municipale, una tavola rotonda sulla figura dell’operatore del welfare di cittadinanza, dal titolo “Diritti invisibili, relazioni emancipanti, sviluppo sostenibile”. L’incontro, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale ed in particolare dal Sindaco Enzo Testa, da sempre sensibile alle dinamiche legate al sociale, è stato anche occasione di presentazione del programma “Borgo Sociale”, progetto realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Benevento, che vedrà la realizzazione a Roccabascerana, in località “Selvarana”, di un centro per il recupero delle tossicodipendenze.
Tra gli intervenuti, da ricordare, in apertura, S. E. Andrea Mugione, Arcivescovo Metropolita di Benevento, Don Mimmo Battaglia, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, Salvatore Esposito, Presidente della Federazione Internazionale Città Sociale, Angelo Moretti, Progettista Sociale presso la Cooperativa Sociale “La Solidarietà”, Roberto Garofalo, Presidente della’Associazione Vivere Dentro, Alessio Masone, cofondatore della Rete Arcobaleno e Don Nicola De Blasio, Direttore della Caritas Diocesana di Benevento.

L’intero dibattito si è concentrato sull’importanza di un forte impegno da parte della Comunità tutta nei confronti di un progetto ambizioso e di grandi speranze come quello che si andrà a realizzare e sulla necessità di modificare il proprio punto di vista nei confronti delle problematiche sociali che devono, necessariamente, tendere ad uno sviluppo integrato tra le varie realtà.

In conclusione, il Sindaco Testa, tra le altre cose, ha ricordato come molto spesso le reali problematiche sociali passino in secondo piano, per lasciare il posto ad interessi personalistici che nulla hanno a che fare con i doveri di un amministratore pubblico nei confronti della sua comunità: “…Sono fiero di avere in quest’aula persone così ricche di spirito, orgoglioso di portare all’attenzione dei cittadini temi così importanti. Vorrei che questa Amministrazione - queste le parole del Sindaco - venisse ricordata come l’Amministrazione che ha realizzato un sogno, veder realizzato a Roccabascerana un Borgo che funga da volano per la soluzione di problematiche sociali e che possa essere anche una reale occasione occupazionale”.

domenica 13 febbraio 2011

Thousands in Italy Call for Ouster of Berlusconi


da CBSNEWS World del 13.2.11

From the tiny island of La Maddalena in Sardinia, to larger cities like Naples, Venice and even foreign venues like Paris, where around 400 people gathered outside Sacre Coeur church to bang pots and pans, women pressed for Berlusconi to resign.

In L'Aquila, the mountain town where Berlusconi has boasted about his reconstruction efforts after the 2009 quake damage, women complained they were still waiting for government-promised funds for a center for abused women.

In the main protest, Rome's Piazza del Popolo, a central square which can hold about 100,000 people, was packed with mothers, daughters, grandmothers and many husbands and boyfriends as the music blasted across the space, including Aretha Franklin's song "Respect."

Les Italiennes défilent pour défendre la dignité des femmes


da "Le Monde" del 13.2.11

Toute la journée de dimanche 13 février, les Italiennes sont appelées à manifester contre le "machisme" de Silvio Berlusconi. L'initiative a été lancée par le mouvement intitulé "Si ce n'est pas maintenant, alors quand ?" qui dénonce "la représentation indécente et répétée de la femme comme objet nu de commerce sexuel dans les journaux, à la télévision et la publicité" (...)

Un millón de mujeres dicen no a Berlusconi y al machismo


da "El Pais" del 13.2.11

La multitud guarda un minuto y medio de silencio. De repente se oye un grito: "Si no ahora, ¿cuándo?". Y la plaza del Popolo, completamente llena, de mujeres sobre todo, pero también de hombres, estalla en una sola voz: "¡Ahora, ahora, ahora!". El grito no solo se ha oído en Roma. Convocadas por diversas asociaciones feministas, últimos reductos de un pasado más activo y eficaz, cientos de miles de italianas (e italianos) se han echado hoy a las calles de 230 ciudades, pequeñas medianas y grandes. La movilización se ha extendido a otros 50 lugares del planeta, de Tokio a Madrid, Atenas, Ámsterdam, Nueva York o Honolulu (...)

sabato 12 febbraio 2011

venerdì 11 febbraio 2011

Un centro per la prima infanzia: ecco l'iniziativa "Culla della vita"

da "Ottopagine" del 10.2.11

Il Sindaco Enzo Testa ospite d’onore in Parlamento, ricevuto dal Premier Michael David Rann


da sinistra: Mike Rann, la dott.ssa Borgia, il Sindaco Testa e l'onorevole Carmel Zollo

di Giuseppe Fazio

Prosegue la visita in Australia del Sindaco di Roccabascerana Enzo Testa e Padre Albert Mwise, parroco della comunità di Tufara Valle e di Arpaise - Terranova. Nella fittissima agenda di impegni va ricordato, innanzitutto, quello con la Dott.ssa Orietta Borgia che, dopo le vivaci proteste relative alla soppressione dei consolati, ha assunto la carica di reggente, dopo la scadenza naturale del mandato del console italiano. Nel corso dell’incontro, presso la sede consolare, si è discusso, tra le altre cose, circa la situazione attuale dei consolati nel mondo ed in particolare di quello italiano in Australia. Il problema dei consolati, secondo quanto riferito, riguarderebbe circa 18 sedi tra Europa, Stati Uniti, Australia e Sudafrica.

In particolare, ad oggi, in Australia, la situazione non è delle migliori: dopo le iniziali rassicurazioni del governo italiano circa il congelamento della procedura di soppressione del consolato di Adelaide, nelle mura del consolato di Payneham Road si respira un clima di incertezza. Le proteste da parte di molti connazionali, le raccolte di firme e le svariate rimostranze sembra non abbiano sortito fino ad ora nessun effetto e le procedure per la chiusura del consolato sembrano ormai in fase avanzata.

Vi è da precisare che tra le regioni del mondo, l’Australia, risulta quella più colpita: prevista entro il 2011 infatti la chiusura delle sedi consolari di Adelaide, con passaggio delle competenze a Melbourne, e Brisbane e con sdoppiamento di questa giurisdizione fra Sydney (per il Queensland) e Perth (per il Northern Territory). Il vero problema riguarderebbe, nel caso di soppressione, l’assistenza oggi garantita agli italiani all’estero, visto che l’accorpamento risulterebbe, approssimativamente, in 55.000 cittadini italiani residenti nella ridisegnata circoscrizione di Melbourne, 45.000 in quella di Sydney e 15.000 in quella di Perth. La città di Adelaide, che conta circa un milione di abitanti, dista da Melbourne diverse MIGLIAIA di Kilometri: immaginiamo dunque il disagio dei nostri Connazionali – soprattutto i più anziani - per firmare una procura, per vedersi rilasciato un passaporto o un qualsiasi altro documento presso il Consolato Italiano. La dott.ssa Borgia, nonostante la sua gentile disponibilità, non ha potuto fornire al Sindaco Testa risposte chiare in merito alla questione, perchè sconosciuta anche al Corpo Diplomatico. E' ferma intenzione di Testa promuovere, in caso di provvedimenti sfavorevoli, una interrogazione parlamentare al ministro degli esteri, sostenuta, in modo trasversale, si auspica, da tutti Parlamentari Campani.

Nella stessa giornata è da menzionare, presso il Parlamento del Sud Australia, l’incontro con il Premier Australiano Michael David Rann con il quale, presso la Bouvette del Parlamento hanno pranzato, raggiunti dagli onorevoli Tony Piccolo, nominato Vice ministro nella medesima giornata di ieri, e Carmel Zollo, già ministro per la sicurezza, donna e politico di graande spessore in Australia e da sempre molto vicina ai nostri Connazionali d'oltreoceano. Nel pomeriggio, il Sindaco Testa e Padre Albert sono poi stati ospiti presso le due Camere dove, per la circostanza, il Presidente presso la Camera Alta e lo Speaker presso la Camera Bassa hanno interrotto la seduta parlamentare per presentarli pubblicamente ai Ministri e Parlamentari del South Australia riuniti in sessione plenaria. “… E’ stata una forte emozione sentir risuonare in quelle aule il nome di Roccabascerana”, queste le parole con cui Enzo Testa commenta le sue sensazioni ad essere stato ricevuto come ospite d’onore all’interno di un parlamento straniero, primo sindaco italiano della storia Australiana ad essere ricevuto in quel Parlamento.

E’ prevista ancora, in occasione dell’inaugurazione del Carnevale Italiano, consueta kermesse di prodotti tipici italiani che vedrà la presenza di migliaia di italo-australiani provenienti da tutta la nazione, la partecipazione del Sindaco Testa all’apertura dei festeggiamenti. Per l’occasione il dott. Testa porterà il saluto dei suoi concittadini e dell’Italia intera a tutti i presenti. Nel novero dei festeggiamenti non mancherà la celebrazione della Santa Messa che, alla presenza di tutte le Autorità locali, verrà concelebrata da Padre Albert Mwise. Non poteva mancare, vista la circostanza, l’incontro con l’Arcivescovo Metropolita di Adelaide S. E. Philip Edward Wilson presso la Cattedrale di Adelaide in Victoria Square ed un saluto presso la Casa di Riposo di Sant'Ilario, dove il Sindaco Testa ha potuto abbracciare molti nostri Italiani della terza età, tra i primi italiani partiti, alla scoperta di questa bella terra d'Australia.

giovedì 10 febbraio 2011

L'intervista alla dott.ssa Borgia, reggente presso il Consolato Italiano ad Adelaide, in Australia

La Dott.ssa Borgia, reggente presso il Consolato Italiano ad Adelaide in Australia, ci ha gentilmente concesso un'intervista sulla chiusura dei Consolati in Australia, una situazione, quella del Consolato Italiano di Adelaide, al momento tutt'altro che tranquilla e dai contorni piuttosto "oscuri".
Di seguito, una sintesi dell'intervista.

mercoledì 9 febbraio 2011

Roccabascerana in Australia per i 150 anni dell'Unità d'Italia

I saluti del Sindaco Enzo Testa agli emigranti…

di Giuseppe Fazio







Prosegue il viaggio oltre oceano per il Sindaco di Roccabascerana Enzo Testa che, partito alla volta dell’Australia lo scorso primo febbraio in compagnia di Padre Albert Mwise - parroco della comunità di Tufara Valle (frazione del Comune di Roccabascerana) e di Arpaise-Terranova, in provincia di Benevento - ha, da subito, intrapreso un lungo tour che l’ha portato ad incontrare personalità del luogo, molte di origine italiana.


Il viaggio, che nelle intenzioni del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale vuole essere un modo per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia è stato l’occasione inoltre per fare la conoscenza di numerose personalità - molte delle quali originarie di Roccabascerana - emigrate molti anni fa in cerca di un futuro migliore ma che non hanno mai dimenticato le loro origini.


E’ del 6 febbraio scorso l’incontro con la comunità Rocchese in Australia dove, per l’occasione, presso il Campania Club, uno dei più importanti Club Italiani di Adelaide, ha avuto luogo un Gran Galà a cui era presente l’intera Comunità Campana. Tra i presenti, John di Fede, originario di Benevento, consigliere comunale e conduttore di un' importante trasmissione radiofonica presso "Radio Italiana" e numerosi imprenditori, avvocati e professionisti italo-australiani.


Il giorno successivo, presso il Parliment House del South Australia, si è tenuto l’incontro con l’On. Carmel Zollo, ex ministro dell'attuale governo in carica, membro del partito laburista: nel suo studio si è parlato di emigrazione, dei rapporti con la madrepatria e della chiusura del consolato italiano ad Adelaide - oggetto questo di una vibrante protesta da parte del sindaco Testa che, nel 2009, ha inviato una delibera ai Presidenti della Repubblica, della Camera e del Senato. E’ dello stesso giorno la visita alla Camera del South Australia.

L’agenda degli impegni, ricca di incontri, è proseguita il giorno 8 febbraio con l’intervista a "Radio Italiana", l’emittente radiofonica australiana più ascoltata in lingua italiana, dove nella lunga serie di domande si è parlato di Unità d'Italia: "…a tutti Voi Italiani d'Australia - queste le parole di Enzo Testa - un grazie per il vostro forte sentimento d'amor di Patria, lo annuncerò al mio ritorno ai nostri Giovani in Italia. Grazie per aver reso così orgogliosa la nostra Nazione in una Terra così bella ma così lontana (…), grazie a Voi, che con il vostro sacrificio e con il vostro lavoro vi siete distinti ovunque in Australia come nel mondo”. “Impediremo che il Governo Italiano vi privi di un presidio così importante come il Consolato!”.
La lunga intervista, proseguita poi toccando svariati punti, ha focalizzato l’attenzione alla possibilità di una promozione, a livello Regionale, di scambi culturali tra Giovani italo-australiani e Campani e con l’auspicio di soggiorni studio sponsorizzati dai rispettivi Governi. In ultima battuta il Sindaco ha voluto concludere con un appello: “a tutti gli Italiani in Australia dico… chiamate i vostri cari in Italia e ricordate loro quanti sacrifici è costata l'Unità del nostro Paese, quante persone hanno perso la vita in guerra per liberare la nostra Patria dall'oppressione fascista! Quando vi saluterete, salutatevi scambiandovi gli auguri di Buon Compleanno, Buon Compleanno Italiani nel mondo, Buon Compleanno Italia!”

sabato 5 febbraio 2011

Missione in Australia: l'intervento di Mario Piantadosi in Consiglio Comunale (Aprile 1986)


A 25 anni dal conferimento della Cittadinanza Onoraria ad un'illustre nostro Connazionale emigrato in Australia: il Senatore Sabatino Piantadosi

Carissimo Sindaco,

spulciando tra i miei vecchi documenti ha trovato esiti di una mia ricerca riguardante il flusso migratorio della popolazione in cerca di lavoro di Roccabascerana, nei primi settanta anni del secolo scorso verso città nazionali e paesi esteri anche lontanissimi.
Ricerca peraltro già oggetto di un mio intervento in qualità di amministratore pro-tempore in un consiglio comunale durante la seconda metà degli anni 80, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roccabascerana ad un nostro illustre emigrato divenuto in quegli anni senatore del parlamento australiano.
Conoscendo la tua sensibilità di persona e di sindaco nei confronti di questi nostri fratelli costretti per necessità primaria a disperati eroismi e pensando alla palese evoluzione dei tempi che a tutti i costi vuol presentare oggi lo stesso fenomeno, magari al contrario, come un bubbone da estirpare dal nostro paese...ho pensato di inviarti in allegato tale materiale in modo che tu possa farne l’uso che credi.

Con affetto

Mario Piantadosi




Parte dell’intervento di presentazione della ricerca in Consiglio Comunale in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al senatore Sabatino Piantadosi in aprile 1986.


(...) Voglio dare atto all’intera amministrazione per la grande sensibilità che andrà a dimostrare nel conferire la cittadinanza onoraria del nostro comune al senatore del parlamento australiano Sabatino Piantadosi emigrato, figlio illustre di questa nostra terra, che attraverso sacrifici ed abnegazioni ha saputo conquistarsi in terra straniera e partendo da zero, una posizione sociale che rappresenta il massimo delle aspirazioni anche per uomini di ceto sociale ed economico già avanzato.
A questo nostro eccelso compaesano, come amministrazione avemmo già l’onore, in dicembre scorso in occasione di una sua visita qui al comune di consegnargli una targa ricordo quale segno di omaggio e di apprezzamento.
In questa piacevole circostanza di conferimento della cittadinanza onoraria, io credo che l’intera popolazione di Roccabascerana, da noi rappresentata, trovi l’occasione per esprimere la propria ammirazione e la propria gratitudine non soltanto al senatore Piantadosi ma, con lui, a tutti gli emigrati di tutti i tempi del nostro paese, che spesso in età poco più che adolescenziali hanno dovuto lasciare gli affetti più cari e partire vero lidi sconosciuti, dove tutto gli sarebbe stato estraneo dagli uomini alle cose, dalla lingua agli usi, ai costumi per quella esigenza profonda di migliorare la propria vita e quella della propria famiglia. Chi non conosce la storia recente che riguarda la prima metà di questo nostro secolo? Tutte le zone a reddito prevalentemente agricolo ed in particolare le nostre, dove la tipologia dei terreni, la frammentarietà dei fondi ed i tipi di colture miste aggravavano i problemi, erano prostrate nella miseria più squallida.
Da noi le famiglie fortunate che disponevano del necessario per alimentare e di un’abitazione igienicamente accettabile si potevano contare sulle dite di una mano.
Il resto della popolazione mancava praticamente di tutto, vivendo in numero rilevante di componenti in uno stato di promiscuità non solo tra persone ma spesso con bestie domestiche: non era raro vedere in un angolo della cosiddetta cucine il “mandro” della pecora e magari i conigli scoiattolare sotto le panche di legno che fungevano da sedie. Tali situazioni non sono soltanto frutto di ricordi della mia infanzia, ma elementi di testimonianze di persone anziane spesso protagoniste dirette di tali vicissitudini che esprimono chiaramente i motivi per cui in solo 15 anni, per esempio, prima della guerra del 15-18 hanno trovato la forza di lasciare dietro le spalle i propri affetti e avventurarsi verso gli Stati uniti d’America ben 793 nostri compaesani. Nello steso periodo altri 72 partirono per l’Argentina, 44 per il Venezuela e 23 per l’Australia. Un altro grosso esodo si verificò subito dopo la seconda guerra mondiale, quando a tutto il 1969 dalle nostre frazioni partirono altri 583 cittadini verso l’Australia, 132 verso gli Stati Uniti, 119 verso l’Argentina, 98 verso il Belgio e così via fino a raggiungere un numero complessivo impressionante di 3641 persone, tanto da potere affermare che Roccabascerana in solo 70 anni della sua storia ha disseminato nel mondo più figli di quanti ne potessero rimanere in sede. Tutti questi nostri fratelli partirono spinti dallo stesso motivo e tutti sperarono naturalmente in un po’ di fortuna!
Ma la dea bendata non sempre è generosa!
Mi ha raccontato un anziano di Squillani che parecchi giovani che all’inizio del secolo partirono per le Americhe, intorno al 1915 spinti dalla disperazione rientrarono in Italia con il biglietto di viaggio via mare messo a disposizione dal governo pro-tempore che li avrebbe obbligati al rientro a ripartire per il fronte nella guerra in atto del 15 – 18, ma la stragrande maggioranza di essi dopo le prime difficoltà rappresentati da razzismo, diffidenza e quanto altro, attraverso duro lavoro ed intelligenza, hanno saputo farsi conoscere ed apprezzare dando prestigio a se stessi ed al proprio paese d’origine. È certamente per tutti questi sacrifici vogliamo essere grati a questi nostri fratelli. Ma vi sono altri motivi per cui dobbiamo ringraziarli. La valuta pregiata, per esempio, costituita dalle rimesse degli emigrati ha sempre contribuito a migliorare l’economia nazionale.
Per le nostre povere frazioni, quei soldi intrisi di sudore che arrivarono specie nel 1950 – 1960, costituirono l’unica grossa occasione per i familiari rimasti al paese di rendere attraverso una serie di iniziative più vivibili la propria vita e quella dei propri compaesani. Molti ebbero modo di sistemare quel primo pavimento, di imbiancare quel primo intonaco, di costruire quel primo servizio igienico all’interno di quella catapecchia che con la partenza dei propri cari era rimasta meno affollata. Altri potevano acquistare quel primo mobile o quel primo frigorifero.
Persino molti ragazzi di allora, figli o fratelli minori potevano proseguire gli studi solo per i sacrifici dei loro cari all’estero. Insomma, si avviò in quegli anni e per esclusivo merito dei nostri emigrati, quel processo di civilizzazione nelle nostre zone che per altre vie, quanto meno, sarebbe tardato di qualche anno.
Tuttavia, tra quel periodo e questo in cui viviamo, non è possibile alcun elemento di confronto. Il progresso, anche nelle nostre zone, ci ha condotti così lontani che quasi abbiamo dimenticato la provenienza. Succede, a volte,come a colui che si pone al cospetto di un grosso albero e si compiace ammirandone il maestoso fusto e la rigogliosa chioma che sembra esprimere benessere da ogni foglia senza un minimo di pensiero per le povere radici che pure sono le sole che hanno il merito di reggere l’albero e formargli la vita. Rendiamo merito dunque a questi nostri benefattori, perché il nostro progresso parte essenzialmente dai loro sacrifici. Del resto, ciò che dovremmo dare a noi non costa assolutamente niente. Parlando con il senatore Piantadosi e con altri emigranti che hanno avuto il piacere, dopo anni di duro lavoro, di ritornare per una visita nelle nostre zone, ho potuto constatare con quale affetto parlino del proprio luogo d’origine, di come si interessino di ciò che succede da noi a tutti i livelli e di quanto gioiscano vederci sempre più lontani dalla condizione in cui ci lasciarono (...)
A nome personale, ma sicuro di interpretare i sentimenti dell’intera amministrazione e di tutta la cittadinanza, esprimo un sentito grazie aglio emigrati di tutti i tempi del nostro comune da quelli illustri come il senatore Piantadosi a quelli meno illustri ma tutti cari, figli di questa nostra terra.
Viva gli emigrati!

Aprile 1986

Mario Piantadosi

giovedì 3 febbraio 2011

Emigrati e plesso unico, le sfide di Testa

da "Ottopagine" del 2.2.11

di Giambattista Lanzilli