mercoledì 18 maggio 2011

La valigia e l'impegno


A volte, come in alcune pellicole d'autore, la storia non è a lieto fine. In quei film, a sorpresa, vediamo il protagonista soccombere. Pochi applausi tra il pubblico, molta delusione. I commenti uscendo dalla sala, tutti uguali: "non mi è piaciuto", "poteva finire diversamente", "mi aspettavo qualcosa di più dal regista". Quando poi si torna a casa e si comincia a riflettere, il messaggio profondo a poco a poco affiora e si blinda nella mente come una fortezza inespugnabile. La storia, iniziamente bollata come "stupida", "inutile" e "scontata", si chiarisce ai nostri occhi e tutti i minuti di quel film riacquistano il giusto significato. In breve tempo l'opera finisce per essere una pietra miliare del cinema, un vero "cult", esempio e modello da emulare per tutti i cineasti.
Tornando a casa, qualche giorno fa, dopo una dura giornata di lavoro, ho trovato qualcuno davanti alla porta di casa, con una valigia viola. "Caro dottore" - mi dice - "ti porto questo regalo per conto della nuova amministrazione comunale e della comunità di Roccabascerana: ora che non sei più sindaco di questo paese, alza i tacchi e vattene". Lo diceva in maniera così cortese e pacata, come è solito fare, approfittando della mia stanchezza disarmante e del suo affanno, che non ho potuto fare a meno di farlo entrare in casa per offrirgli da bere, quell'affanno per le scale fatte con quella valigia vuota ma ingombrante sulle spalle mi preoccupava. Mentre si riprendeva dall'affanno, riflettevo su quella valigia vuota come le tasche del sindaco uscente, sulle parole di quel signore dai modi rozzi ma cortesi e sulle ultime vicende di Roccabascerana. Ho pensato alla delusione di tanti, di chi si aspettava che le cose sarebbero andate diversamente. All'affetto di chi con decine di telefonate, sms ed altri messaggi ha voluto esprimere rammarico, ma anche la stima e il rispetto per il sindaco e per l'uomo, oltre che la preoccupazione per un mio possibile disimpegno dalla politica locale. Parole e scritti che ho apprezzato moltissimo.
Ho ringraziato il signore per l'invito dell'amministrazione e ho accettato il dono. Gli ho detto che il gesto, un pò meschino, mi aveva fatto riflettere. Utilizzerò quella valigia la prossima estate per godermi un pò di traquillità con la mia famiglia, finalmente! Ma ho declinato l'invito ad andar via, come pure avevo deciso di fare. Tornerò presto in municipio tra i banchi dell'opposizione con gli altri amici del gruppo dei Democratici per svolgere il nostro compito. Saremo arbitri ed alternativi a loro. Lo faremo fino in fondo e senza sconti, nessuno. Lo faremo in nome di coloro che hanno creduto in noi e nell'interesse di tutti. Nessuno ci comprerà come le decine dei voti presi approfittando dell'indigenza di alcuni. Presto, a riflettori spenti, molte verità verranno a galla. Saremo un modello da seguire, se vorranno imitarci coloro i quali oggi amministrano.
Altrimenti il pubblico presto li boccerà, come un brutto film da dimenticare.

domenica 15 maggio 2011

Testa colpito "dalle ingiurie" di Russo

Da "Il Corriere dell'Irpinia" del 12.5.11