Dal "Corriere dell'Irpinia" del 26.10.09
P.S. il diciottenne, vittima di un pauroso incidente nel 2005 ed in gravissime condizioni, fu operato al cervello e , dopo una lunghissima degenza in Neurorianimazione, si è salvato. E' ritornato da tempo ad una vita normale (E.T.)
lunedì 26 ottobre 2009
Roccabascerana: grande partecipazione alle Primarie del PD
Con 170 elettori alle primarie - contro i 74 votanti alle scorse primarie per le provinciali - anche il Popolo di Roccabascerana ha mostrato di voler reagire dall'indifferenza, opponendosi con forza alla deriva populista berlusconiana. Altissima la percenturale dei votanti per Dario Franceschini Segretario (84.3% dei voti validi).
Ecco i dati definitivi:
Nazionale: Franceschini 140 (83%); Marino 6 (3.5%); Bersani 19 (11.1%); nulle 3 (1.7%); bianche 1 (0.5%).
Regionali: Franceschini 135 (79.4%); Bersani 19 (11.17%); Marino 11 (6.47%); nulle 1 (0.5%); bianche 4 (2.35%)
Primarie PD a Roccabascerana: tutti i risultati
sabato 24 ottobre 2009
Così cinque anni fa...
Da "Repubblica" del 3 luglio 2004
"Difficile dire se questa mattina Giulio Tremonti sarà ancora ministro dell' Economia. Perché ieri, a tarda sera, mentre i leader della Casa delle libertà erano riuniti a Palazzo Grazioli per un vertice con il presidente del Consiglio, la poltrona del superministro era più che mai pericolante. Silvio Berlusconi ormai appare rassegnato a concedere la sua testa ad An pur di conservare la propria maggioranza di governo (...)"
Come in un Déjà vu, dopo "appena" cinque anni, Giulio Tremonti rischia di lasciare il dicastero dell'Economia, defenestrato da Berlusconi dopo aver affossato in via definitiva l'economia del Paese. A meno che Bossi, come al solito, non continui a dettare l'agenda del Governo Berlusconi e corra in soccorso del Ministro Tremonti per salvargli il...posto.
Che tristezza! Tutto accade - adesso come allora - sulla testa degli Italiani, la metà dei quali ancora con la memoria troppo corta...
venerdì 23 ottobre 2009
Anche il Consiglio di Stato, dopo il TAR, dà ragione al Comune di Roccabascerana: avanti tutta con la realizzazione del Plesso unico scolastico!
Con la motivazione che "non è dubbia l’esistenza di una situazione di urgenza", anche il Consiglio di Stato, scomodato dopo il TAR di Salerno, ha respinto il ricorso presentato dall'Avv. Alessandro Perrotta per conto di "Agora" che mirava ad "impedire" la realizzazione del Plesso Unico Scolastico di Roccabascerana. Ennesimo ostacolo superato per l'Amministrazione Comunale, difesa dall'ottimo avvocato Massimo Cosenza. AVANTI TUTTA, dunque, nonostante i continui attacchi dei soliti "amici" della nostra piccola Comunità!
LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
giovedì 15 ottobre 2009
Ecco il bando per l'appalto del Plesso Unico Scolastico di Roccabascerana
E' stato pubblicato la settimana scorsa il bando per l'appalto della realizzazione del Plesso Unico Scolastico di Roccabascerana. Tempo di esecuzione previsto: 360 giorni. Il bando è stato pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Comune di Roccabascerana. Per maggiori informazioni, basta collegarsi al sito del comune (http://www.comune.roccabascerana.av.it) oppure rivolgersi al Responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale (tel. 0825993027).
mercoledì 14 ottobre 2009
Silvio, it's Time to Go
By Christopher Dickey - NEWSWEEK
Published Oct 12, 2009
From the magazine issue dated Oct 19, 2009
(...) Berlusconi's policy failures are everywhere. His attempts to improve education have amounted to little more than cost cutting. He's done almost nothing to tackle welfare reform. And despite his rhetoric on taxes—during the last general campaign he promised to lower rates—the government now predicts they will rise this year. During an earlier stint of his as prime minister, Berlusconi's police did help bring down one of Sicily's last powerful godfathers, Bernardo Pro-ven-za-no. But prosecutors in Sicily have so often tried to tie Berlusconi himself to the mob, although they've never made the charges stick, that this undermines his accomplishments (...)
The tragedy is that Italy—a nation of brilliant intellectuals and artists, talented public servants, and creative business leaders—could do so much better. A few names are now being touted as possible successors to Berlusconi: Fiat chairman Luca Cordero di Montezemolo; Gianfranco Fini, the progressive heir to the former Fascist mantle; the economics minister, Giulio Tremonti; Foreign Minister Frattini; and Mario Draghi, governor of the Bank of Italy. But after years of indictments, investigations, leftist infighting, right-wing race baiting, and Berlusconi's habit of sucking up all the air in the center, true saviors for Italy are in very short supply.
The ultimate blame may lie with ordinary Italians. Author Umberto Eco wrote last month that the Italian public has accepted Berlusconi, and will accept the gagging of the press. "So why write about this when most Italians know very little—because the media, so tightly controlled by Berlusconi, tell them very little?" Eco asked. "The answer is simple. In 1931, Mussolini's Fascist regime made all 1,200 university professors swear fidelity. Only 12 refused, and lost their jobs … Those 12 saved the honor of our universities—and of our country. That's why you have to say no, even when it may do no good."
And that's why Italy must say no once more. And tell Silvio it's time to go.
venerdì 9 ottobre 2009
mercoledì 7 ottobre 2009
Berlusconi faces fight for career as top Italian court strips him of immunity
From Times Online October 7, 2009
Silvio Berlusconi suffered perhaps the greatest setback in his long career today when Italy's top court stripped him of immunity from prosecution.
The verdict, from the panel of 15 senior judges in the Constitutional Court, will reopen a number of criminal trials against the 73-year-old Prime Minister, who may now face charges over allegations that he paid his former British tax lawyer, David Mills, $600,000 to give false evidence in two trials in the 1990s.
The ruling comes after a string of sex scandals involving the media tycoon, but is likely to prove far more damaging to his 17-month-old Government.
Mr Berlusconi's spokesman said today that the ruling had been politically motivated and said that the Prime Minister fully intended to remain in office. The court had been asked to rule on a law passed by Mr Berlusconi as one of his first acts in government which protects the four most senior office-holders in the country from prosecution.
Specifically, the judges had been asked whether it violated a key principle of the constitution which states that all Italians are equal before the law.
In a hearing which began yesterday, Mr Berlusconi's lawyers used what was quickly dubbed the "Animal Farm defence" after the motto in George Orwell's novel "All animals are equal, but some are more equal than others."(...)
lunedì 5 ottobre 2009
domenica 4 ottobre 2009
E a Porta a Porta va in onda il processo ad Annozero
Da "Repubblica" del 2.10.09
di CURZIO MALTESE
(...) L'uomo che governa l'Italia ha dedicato gli ultimi giorni a escogitare ogni forma di pressione per impedire la presenza in video dell'escort barese. Ha smosso i vertici Rai e il ministro Scajola. A proposito del fatto che "esistono problemi più seri". Fallito l'ultimo e un po' grottesco tentativo di boicottaggio, un papiro di otto pagine con un parere legale catapultato dal direttore di Raidue a Santoro poco prima della messa in onda, Berlusconi è passato alla fase due, la controprogrammazione. Con Bruno Vespa e Maurizio Belpietro nel ruolo di avvocati difensori, come se non avesse abbastanza. Dopo essere stati convocati a palazzo dal premier nel pomeriggio, i due fidi giornalisti hanno dato vita ieri sera a un'incredibile puntata di Porta a Porta dedicata a smontare il programma appena andato in onda sull'altra rete Rai (...)
Patrizia D'Addario ha avuto la sfortuna di andare a letto con il presidente del consiglio italiano e non con il presidente Usa, quindi non è stata pagata dalla Rai. È andata da Santoro gratis, dopo aver "sputtanato Berlusconi in mondovisione", per usare l'espressione di Belpietro. Ha raccontato la sua storia, la sua storia sbagliata e proibita nell'"harem del presidente". L'harem di venti ragazze che gli portava a palazzo l'amico e compagno di merende Giampi Tarantini (...)
Tutte vestite, truccate, pagate uguali, costrette poverine a vedere il filmato celebrativo, convocate dallo stesso sogno di una celebrità qualsiasi ottenuta in qualsiasi modo. Al di là della politica, delle inchieste, dello stesso caso Berlusconi, è come se le parole di Patrizia facessero cadere un sipario e mostrassero quello che c'è dietro l'Italia visibile e vista in questi decenni, dietro l'eterno spettacolo televisivo, dietro tutte le domeniche in, tutti i talk show, tutti i grandi fratelli di questi anni, la finta allegria, il falso successo. Un mondo di solitudine, di vuoto, d'infinito squallore.
venerdì 2 ottobre 2009
giovedì 1 ottobre 2009
Omissioni, ritardi e mezze frasi, la realtà falsa raccontata dal Tg1
di CARMELO LOPAPA
Da "Repubblica" del 1.10.09
"È un complotto", "una trama eversiva", "una manovra indegna". Il refrain è quotidiano, il tam tam martellante. Giorno dopo giorno diventa il mantra scaccia-guai che, servizio dopo servizio, le telecamere del Tg1 affidano ora allo sfogo estemporaneo del presidente del Consiglio, ora alla diligente voce del coro di onorevoli e portavoce. L'informazione passa attraverso parole sguainate come spade, confusi botta e risposta tra politici, passa attraverso il silenzio sui fatti, sui nomi. Patrizia D'Addario non esiste, ignorati gli affondo dei vescovi. Inchieste, scandali, festini, escort, manganellate a mezzo stampa mai realmente raccontati al grande pubblico. E' così da Noemi a Veronica, dalle veline al caso Boffo (...)
« Silvio Berlusconi tocca il cielo con un dito. Non si aspettava un successo del genere. Come pure non si aspettava il veleno, le accuse e gli insulti che gli hanno riversato addosso in questi giorni i suoi alleati. E visto che l’uomo risponde alle difficoltà come un leone, in quattro e quattrotto come quando è sceso in campo nel ‘94 ha deciso di rivoluzionare lo scenario politico italiano: un nuovo partito, un ritorno al proporzionale sul modello tedesco, fine del bipolarismo e, magari, nuove alleanze. Con il nuovo partito della libertà, ovviamente, al centro degli equilibri politici del Paese. »
( Augusto Minzolini, La Stampa, 19/11/2007, Fonte Wikipedia)
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