mercoledì 24 novembre 2010
martedì 23 novembre 2010
lunedì 22 novembre 2010
Leone, agnello, lupo e volpe, contro e con il PD
di Fabio Grassi*
Leone, agnello, lupo e volpe. Però, che strano animale! Ma è un animale veramente corrispondente alla realtà e che spiega la situazione del PdZ.
Giuseppe Lombardi, che pur e mì è amico e restando tale, è contro e con il PD, lo rappresenta e non se ne sente rappresentato, lotta a suo favore e contro di esso, era nel cda e contro il cda. Nell'assoluta coerenza della sua presenza, desisto, sinceramente, da ogni giudizio su di lui. Gli vogliamo dare torto? E perchè mai? Auguri sinceri, nuovamente e per lo stesso merito, a lui e al nuovo CdA, cui collaborerò lealmente e con ogni sforzo, visto che così “riequilibrato” potrà procedere alla soluzione dei problemi, che è l'unica cosa che mi interressa sul serio. Poi verrà marzo e tanti comuni andranno al voto. Nel frattempo il fiume dell'umiltà scorre tra i due schieramenti bipolari del PdZ, un fiume guadabile col doppio guadagno del bagno lustrale purificatorio e il raggiungimento di nuova terra. Sono nato sulle rive di un fiume e so bene che esso scava e repentinamente cambia percorso trascinando con sé terra al mare o spostandola da un lato all'altro; talvolta ne sposta pezzi interi sulla riva opposta lasciando intatte le colture, che tuttavia sono ormai perse in un nuovo equlibrio del suo scorrere. Perchè scomodare le complesse categorie della morale politica se si tratta di natura? Basta la Natura.
Quel che non voglio, però, è che si speculi sulla mia assenza per giustificare un percorso, ero assente appunto per non dare assenso ad alcunchè. E siccome qualche furbo dirà che sono criptico, rispondo preventivamente con la citazione di una bella poesia “NON CHIEDERCI LA PAROLA...”.
*Sindaco di Tufo
Leone, agnello, lupo e volpe. Però, che strano animale! Ma è un animale veramente corrispondente alla realtà e che spiega la situazione del PdZ.
Giuseppe Lombardi, che pur e mì è amico e restando tale, è contro e con il PD, lo rappresenta e non se ne sente rappresentato, lotta a suo favore e contro di esso, era nel cda e contro il cda. Nell'assoluta coerenza della sua presenza, desisto, sinceramente, da ogni giudizio su di lui. Gli vogliamo dare torto? E perchè mai? Auguri sinceri, nuovamente e per lo stesso merito, a lui e al nuovo CdA, cui collaborerò lealmente e con ogni sforzo, visto che così “riequilibrato” potrà procedere alla soluzione dei problemi, che è l'unica cosa che mi interressa sul serio. Poi verrà marzo e tanti comuni andranno al voto. Nel frattempo il fiume dell'umiltà scorre tra i due schieramenti bipolari del PdZ, un fiume guadabile col doppio guadagno del bagno lustrale purificatorio e il raggiungimento di nuova terra. Sono nato sulle rive di un fiume e so bene che esso scava e repentinamente cambia percorso trascinando con sé terra al mare o spostandola da un lato all'altro; talvolta ne sposta pezzi interi sulla riva opposta lasciando intatte le colture, che tuttavia sono ormai perse in un nuovo equlibrio del suo scorrere. Perchè scomodare le complesse categorie della morale politica se si tratta di natura? Basta la Natura.
Quel che non voglio, però, è che si speculi sulla mia assenza per giustificare un percorso, ero assente appunto per non dare assenso ad alcunchè. E siccome qualche furbo dirà che sono criptico, rispondo preventivamente con la citazione di una bella poesia “NON CHIEDERCI LA PAROLA...”.
*Sindaco di Tufo
domenica 21 novembre 2010
Se lo dice un ministro della Repubblica...
Carfagna: "Me ne vado, in Campania uno scontro tra bande"
Da "Repubblica" del 20.11.10
(...) "Nell'ultima seduta del Consiglio dei ministri ho fatto presente la mia preoccupazione sullo scontro istituzionale tra Comune e Provincia di Salerno che rischia di portare alla paralisi assoluta compromettendo la realizzazione dell'impianto - ribadisce Carfagna a proposito dell'emergenza rifiuti, che definisce "una guerra fra bande" - Non posso permettere che per una guerra di potere si faccia saltare un'operazione di vitale importanza per la Campania". (...)
sabato 20 novembre 2010
Mafia, la Corte su Dell'Utri: "Mediatore tra boss e Berlusconi"
da "Repubblica" del 19 novembre 2010
(...) "Dell'Utri mediatore coi boss". Per i giudici, Dell'Utri "ha apportato un consapevole e valido contributo al consolidamento e al rafforzamento del sodalizio mafioso". In particolare, l'imputato avrebbe inoltre consentito ai boss di "agganciare" per molti anni Berlusconi, "una delle più promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo che di lì a qualche anno sarebbe diventata un vero e proprio impero finanziario ed economico". Per questi motivi la Corte ritiene "certamente configurabile a carico di Dell'Utri il contestato reato associativo".
"Mangano garante dell'incolumità di Berlusconi". Il mafioso Vittorio Mangano - si legge ancora nelle motivazioni della sentenza - fu assunto, su intervento di Marcello Dell'Utri, come "stalliere" nella villa di Arcore non tanto per accudire i cavalli ma per garantire l'incolumità di Silvio Berlusconi. I giudici ritengono credibile il collaboratore Francesco Di Carlo, che ha ricostruito il sistema di "relazioni" di Dell'Utri con ambienti di Cosa nostra. Credono fondato soprattutto il suo racconto su una riunione svoltasi a Milano nel 1975 "negli uffici di Berlusconi" alla quale parteciparono, oltre a Dell'Utri, anche i boss Gaetano Cinà, Girolamo Teresi e Stefano Bontade che all'epoca era "uno dei più importanti capimafia" (...)
giovedì 18 novembre 2010
mercoledì 17 novembre 2010
martedì 16 novembre 2010
martedì 9 novembre 2010
sabato 6 novembre 2010
venerdì 5 novembre 2010
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