mercoledì 29 aprile 2009

Incidente a Rieti, muore carabiniere irpino

Era figlio di un brigatiere in Servizio a Roccabascerana

da "Ottopagine" del 29.4.09

Omicidio a Benevento, la folla aggredisce troupe televisiva: nessuno ci ha aiutati


da "www.ilmattino.it" del 28.4.09

BENEVENTO (28 aprile) - Una troupe televisiva è stata aggredita da una ventina di persone al rione Libertà di Benevento dove ieri mattina è stato ucciso con tre colpi di pistola Cosimo Nizza, che si trovava su una sedia a rotelle.
L'operatore Carmine Limata ed il giornalista Peppino Vaccariello, dell'emittente televisiva Rete Sei di Cervinara (Avellino), si erano da poco fermati all'incrocio di via Cocchia, nei pressi dell'agguato avvenuto ieri, per girare alcune immagini.
Improvvisamente, il cameraman è stato aggredito alle spalle da una decina di persone che lo hanno preso a calci e pugni. Qualcun'altro nel frattempo gli ha strappato la telecamera di mano e l'ha sbattuta contro il parabrezza del furgoncino delle televisione dicendo in dialetto: «Qui non si fanno film, c'è stato un morto».
Quando il giornalista ha provato a scendere dall'auto per andare in soccorso dell'operatore è stato aggredito anche lui con calci e pugni e sconosciuti hanno rotto anche il finestrino laterale dell'auto che si è frantumato sul volto del giornalista (...)Dopo l'arrivo della polizia, Limata e Vaccariello sono stati ricoverati all'ospedale Rummo di Benevento. Hanno evidenziato che «l'aggressione è avvenuta tra l'indifferenza della gente che non ha alzato un dito per evitare il linciaggio». (Continua)

mercoledì 22 aprile 2009

sabato 11 aprile 2009

mercoledì 8 aprile 2009

sabato 4 aprile 2009

Manifestazione della CGIL a Roma: oltre due milioni di manifestanti


Per il presidente dei senatori del PdL Gasparri, "inutili carnevalate"

"Le misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese, delle famiglie il governo le ha prese e continuerà a prenderle il governo con responsabilità, con i fatti e lasciando ad altri inutili carnevalate". Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri attacca così il corteo della Cgil. E trova sponda nel ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che definisce l'iniziativa del sindacato "una scampagnata che muove risorse, ristoranti, autobus, quindi è un fatto positivo per la ripresa economica" (continua)

Da "Repubblica" del 4.4.09

mercoledì 1 aprile 2009

Miserabile Italia: clandestina denunciata dai medici dopo il parto al Fatebenefratelli.


Un fax alla polizia contro una madre clandestina della Costa d'Avorio. Ma la contestata legge non è ancora in vigore

di Conchita Sannino

da "Repubblica" ed. Napoli del 31.3.09

Ora Abou sorride in una culla povera, dentro le case-alveare per immigrati clandestini o regolari di Pianura. È un neonato nero che non sa di avere ventisei giorni di vita e, alle spalle, già un'amara esperienza del mondo. Abou è il volto di un caso politico e sociale. Forse la prima volta in Italia in cui una norma - quella voluta dalla Lega nel pacchetto sicurezza, quella che invita i medici a denunciare i pazienti senza permesso di soggiorno: ma a tal punto controversa da avere spaccato persino i compattissimi deputati del Pdl - è stata applicata prima ancora di diventare tale. La storia di Abou e di sua madre Kante è il percorso sofferto di tante vite clandestine, costantemente in bilico tra vita e disperazione, morte e rinascita. Kante è vedova di un uomo ucciso, quattro anni fa, dalla guerra civile che dilania la Costa d'Avorio e la sua città di Abidjan. Rifugiatasi in Italia nel 2007, inoltra subito richiesta di asilo politico, che le viene negato due volte: e attualmente pende il ricorso innanzi al Tribunale di Roma contro quella bocciatura.
Intanto, stabilitasi a Napoli, Kante si innamora di un falegname di Costa d‘Avorio, resta incinta, si fa curare la gravidanza difficile presso l'ospedale San Paolo, con sé porta sempre alcuni documenti e la fotocopia del passaporto, trattenuto in questura per un'istanza parallela di permesso di soggiorno, non ancora risolta.Quando - il 5 marzo scorso - Kante arriva all'ospedale Fatebenefratelli per partorire il suo bimbo ("al San Paolo non c'era un posto"), dal presidio sanitario scatta un fax verso il commissariato di polizia di Posillipo che chiede "un urgente interessamento per l'identificazione di una signora di Costa d'Avorio". Ovvero: la denuncia. Esattamente ciò che la contestatissima norma - voluta dalla Lega nell'ambito del pacchetto sicurezza, e già approvata al Senato - chiede.