martedì 29 settembre 2009

Complotto sotto il mare


di Riccardo Bocca
Da "L'Espresso" del 17.9.09

Rifiuti tossici inabissati in mare. Con coperture eccellenti. In un giro di auto diplomatiche e soldi in Svizzera. Le nuove rivelazioni del pentito della 'ndrangheta che ha fatto trovare il primo relitto.

(...) Secondo Fonti, un altro politico di primo piano avrebbe avuto un ruolo nel grande affare dei rifiuti pericolosi. "Si tratta dell'ex segretario della Dc Ciriaco De Mita, indicatomi a metà Ottanta da Misasi per trattare in prima persona il prezzo degli smaltimenti richiesti dallo Stato". Stando al pentito, lui e De Mita si sono visti "tre o quattro volte" nell'appartamento del politico a Roma, dove il boss fu accolto "con una fredda gentilezza". Nella prima occasione, ricorda, "mi fece sedere in salotto e disse: ?Sono soltanto affari??; frase che mi ha ripetuto negli incontri successivi, come a sottolineare un profondo distacco tra il suo ruolo e il mio". Fatto sta, continua Fonti, che "concordammo i compensi per più smaltimenti ". Poi, quando l'affondamento o l'interramento delle scorie veniva concluso, "l'agente Pino ci segnalava la banca dove potevamo andare a riscuotere i soldi "?. Denari accreditati "su conti del signor Michele Sità, un nome di fantasia riportato sui miei documenti falsi. Andavo, recuperavo i contanti e li consegnavo alla famiglia Romeo di San Luca, dove ricevevo la mia parte: circa il 20 per cento del totale".

Da parte sua, l'ex segretario della Dc Ciriaco De Mita nega qualunque rapporto con Fonti: "Smentisco nella maniera più netta", commenta, "le affermazioni di una persona che non credo di conoscere. Porterò questo individuo innanzi al tribunale per rispondere penalmente e civilmente delle sue calunniose dichiarazioni". Vero è, specifica De Mita, "che Misasi era mio amico, e che abitava sotto di me, ma tutto il resto non ha assolutamente senso" (...).

L'editto milanese


di MASSIMO GIANNINI
da "Repubblica" del 29.9.09

Le accuse bugiarde e livorose che il presidente del Consiglio ha scagliato domenica contro l'opposizione meritano di essere annotate sull'agenda politica. Valgono come documento per l'oggi e come ammonimento per il domani. Il documento dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la natura manipolatoria e intimidatoria del berlusconismo. Infiammare la folla del Lido di Milano con il viso trasfigurato e il dito puntato, gridando "vergogna, vergogna, vergogna" all'indirizzo di "questa opposizione che brucia la bandiera americana e quella di Israele e dice "meno sei" dopo la morte dei nostri soldati", è un'operazione di propaganda che tradisce innanzi tutto falsità ideologica e irresponsabilità politica (...).
Nella notte di Berlusconi, più ancora che in quella raccontata da Hegel, tutte le vacche sono nere. Anzi rosse. E in quel "io sono il popolo", in quel "noi dureremo per sempre" e in quel "voi siete fuori dalla storia" si esaurisce l'intera dimensione spazio-temporale della democrazia.

Cosa si può costruire, in questo profondo buio della Repubblica? Quali riforme condivise? Quali piattaforme bipartisan? Per fortuna, dal Quirinale, il capo dello Stato ha ristabilito il principio di realtà. E dopo le parole chiare di Giorgio Napolitano sono apparse goffe, per non dire patetiche, le retromarce tentate dalla solita corte berlusconiana dei Frattini e dei Cicchitto. Ormai il danno, l'ennesimo danno, si è purtroppo compiuto.

Ecco allora l'ammonimento, che oggi è insito nell'"editto di Milano", come ieri lo fu in quello "bulgaro" contro Biagi, Luttazzi e Santoro, e poi in quello "albanese" contro i direttori dei giornali. Chi sogna la "tregua", con questo presidente del Consiglio, sta purtroppo prendendo un drammatico abbaglio. Senza nemici da aggredire, o senza amici da ingannare, il Cavaliere non ha mai regnato. E non regnerà mai.

lunedì 28 settembre 2009

Successo per la Mozione Franceschini a Roccabascerana


Si è svolta domenica 27 settembre l'Assemblea Congressuale Cittadina degli Iscritti al Partito Democratico di Roccabascerana. Eletti Francesco Silvestri e Francesco Russo per la mozione Franceschini, con 27 voti (87%) su 31 votanti (pari ad un'affluenza del 73% degli aventi diritto). Tre voti (10%) sono invece andati alla lista pro Bersani. Una la scheda bianca (3%). Per la corsa alla segreteria regionale, si registrano 19 voti (61%) a Leonardo Impegno, 7 (23%) all'ex Segretario Provinciale Franco Vittoria e 5 voti (16%) al candidato Enzo Amendola. Ai neo eletti Russo e Silvestro, entrambi giovanissimi DEMOCRATICI, gli auguri di un proficuo impegno per la crescita del Partito.

giovedì 24 settembre 2009

Operazione antidroga in Valle Caudina


L'arresto di una coppia di spacciatori sull'Asse Attrezzato di Cervinara, la scorsa settimana, rientra in una più vasta operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in Valle Caudina. La diffusione di cocaina e di altre droghe è un fenomeno sempre più dilagante tra i giovanissimi del nostro territorio. Un ringraziamento doveroso va indirizzato al Questore di Avellino ed in particolare al neo-commissario di Cervinara, dott.ssa Giuseppina Marino (nella foto) per la determinazione dimostrata nell'azione di contrasto al preoccupante fenomeno della diffusione della droga tra i giovani delle nostre Comunità.

Torna la magia di "Quascirana". Appuntamento il 26 settembre

da "Ottopagine" del 24.9.09
di Giusy Iachetta

mercoledì 23 settembre 2009

Una messa in rito congolese per l'integrazione fra i Popoli

In una chiesa gremita di fedeli è stata celebrata a Tufara Valle domenica scorsa una bellissima messa in rito congolese, voluta dal parroco Padre Albert per sottolineare l'Universalità della Chiesa Cattolica nel mondo, vero baluardo in Italia per l'integrazione e la solidarietà fra i Popoli della Terra. Molte le ragazze ed i ragazzi di Roccabascerana che hanno indossato i tradizionali abiti congolesi. Un coro etnico ha reso ancora più bella e significativa la celebrazione. Particolarmente toccante è stata la recita del Padre Nostro in lingua Swahili, con i fedeli che hanno gridato a gran voce nel corso della messa le parole "Furah!" (gioia) e "Ammani" (pace). A Padre Albert va il merito di aver saputo con intelligenza dare a tutti noi Cittadini di Roccabascerana e della Valle Caudina una lezione di amore e di solidarietà, all'insegna dell'integrazione fra i Popoli.

"Integrare gli immigrati": l'iniziativa dell'associazione di padre Albert Mwise

da "Ottopagine" del 21.9.09

Cocaina a bordo dell'auto, giovane coppia in manette

da "Il Mattino" del 22.9.09

Operazione antidroga in Caudina. La Polizia arresta due pusher

da "Il Corriere dell'Irpinia" del 22.9.09

Spacciavano cocaina in Valle Caudina. In manette una giovane coppia

da "Ottopagine " del 22.9.09

venerdì 18 settembre 2009

Quei ragazzi del sud morti a trent'anni


di Dacia Maraini

da "Il Mattino" del 18.9.09

(...) Il tenente Antonio Fortunato, nato a Lagonegro, (Potenza) 35 anni fa era il comandante della pattuglia, lascia una giovane moglie, Gianna e un figlio di sette anni. Il sergente maggiore Roberto Valente di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nato nel ’72, doveva lasciare l’Afghanistan a novembre. Era ripartito ieri da Napoli per Kabul dopo una licenza di 15 giorni. Si trovava sul convoglio che lo portava dall’aeroporto alla base militare. Il caporal maggiore Giannantonio Pistonami di Lubriano (Viterbo), da 4 anni in Afghanistan, doveva rientrare in Italia fra 40 giorni. Aveva già subito un attentato. Raccontano che si sia salvato nascondendosi per un giorno intero sotto un camion. Il caporal maggiore Davide Ricchiuto nato nell’83 a Glarus in Svizzera, figlio di emigrati salentini di Tiggiano, autista di mezzi militari, non era alla prima missione in Afghanistan, appena possibile tornava in Paese a casa dai suoi. Il caporal maggiore Massimiliano Randino di Pagani (Salerno), era appena arrivato a Kabul dopo una licenza di dodici giorni, era sposato da 5 anni, era alla terza missione in Afghanistan, aveva 10 anni di servizio alle spalle. Il primo caporalmaggiore Matteo Mureddu, nato a Oristano nel 1983 avrebbe dovuto sposarsi a giugno, ma aveva rimandato per terminare la missione in Afghanistan.

Scorrendo questi nomi non si può fare a meno di notare che sono tutti, meno uno, meridionali, e che sono tutti sui trent’anni e che hanno tutti un posto di responsabilità nell’esercito. Ha un significato? Si potrebbe dedurre che, come succede spesso, coloro che rischiano di più nel nostro Paese sono coloro che nascono in famiglie del Sud, in situazioni difficili, spesso costretti ad emigrare. E questo infonde nei loro animi la voglia di lavorare sodo, di costruirsi una identità attraverso l’adesione a un corpo sociale organizzato. Ma certo, ogni interpretazione è arbitraria in questa scarsezza di notizie, addosso a un evento appena accaduto.

Certamente però si può affermare che questi giovani uomini hanno perso la vita rappresentando l’Italia e si può affermare che il loro sacrificio ci rende più che mai consapevoli che il nostro Paese, con tutti i suoi difetti, le sue mancanze e le sue storture, è la più forte radice del nostro stare al mondo, e si propone al nostro affetto come una unità inscindibile.

Il sacrificio di questi uomini dovrebbe mettere a tacere una volta per tutte le voci stonate di chi si crede geograficamente superiore, e in nome di questa superiorità pretende di dividere il Paese.

Tufara Valle (Roccabascerana). "I have a dream", ecco la manifestazione

da "Ottopagine" del 18.9.09
di Giusy Iachetta


mercoledì 16 settembre 2009

"Quascirana" tra arte e sapori

Dal "Corriere dell'Irpinia" del 15.9.09

domenica 13 settembre 2009

Napule è...

Elton John a Piazza Plebiscito suona 'O SOLE MIO
11 settembre 2009

sabato 12 settembre 2009

"Il Governo penalizza i nostri emigrati"

da "Ottopagine" del 12.9.09

Ciao Mike!




(La trasmissione, andata in onda il 26 dicembre 1996, finì su Blob per diverse settimane, perchè il compianto Mike Bongiorno dichiarò pubblicamente di aver terminato tutte le domande quando due concorrenti erano ancora in parità. Un domanda di riserva, preparata durante la pubblicità dagli autori, salvo la trasmissione in extremis).

venerdì 11 settembre 2009

La vergogna impunita: le violenze sulle donne nella Repubblica Democratica del Congo


Dal sito ufficiale www.UNICEF.it

Bukavu (Rep. Dem. del Congo), 28 agosto 2009 - Il Direttore generale dell'UNICEF Ann Veneman, in missione nelle Province orientali della Repubblica Democratica del Congo, ha incontrato alcune vittime di stupri e violenze.

Tra loro una ragazza di 15 anni, che aveva già incontrato nel 2006, durante la sua prima visita in questo paese devastato da povertà e da conflitti.

«Nel 2006 avevo incontrato una ragazza di 12 anni che era stata aggredita e brutalmente stuprata da quattro uomini» ha riferito Ann Veneman. «Non ho mai dimenticato la sua storia. Tre anni dopo, la ragazza è devastata dal dolore fisico e, soprattutto, ho visto nei suoi occhi una straziante angoscia.»

La ragazza non può andare a scuola e non può pagare un medico. È seguita dalle donne della sua comunità, che le assicurano un riparo, ma a volte non hanno neppure di che darle da mangiare.

«Tre anni fa mi aveva detto che, una volta cresciuta, avrebbe voluto diventare suora» ha proseguito la Veneman. «Oggi, alla mia domanda, mi ha confermato che questo è il suo scopo nella vita. La sua scelta dice tutto.»

Ann Veneman ha visitato l'ospedale Panzi, una struttura, finanziata dall'UNICEF, per la terapia delle vittime di abusi sessuali.

Con il fondatore e direttore dell'ospedale, il dottor Denis Mukwege, la Veneman ha incontrato pazienti e operatori del centro, che non solo fornisce cure mediche urgenti, ma è anche un rifugio sicuro per le innumerevoli vittime di stupri e torture.

Nell'ospedale la direttrice dell'UNICEF ha incontrato una giovane donna il cui nome swahili significa 'amore'; ma la vergogna e la disperazione causate dalla violenza sessuale subita le hanno impedito di vivere una vita degna della bellezza del suo nome.

«Questa giovane donna» ha ricordato Ann Veneman «mi ha raccontato di essere stata ripetutamente violentata un anno fa. Quello che mi ha più sconvolto è che dopo essere stata violentata da un primo soldato, un secondo ha preso dalla tasca uno straccio per pulirla e l'ha violentata. E questo si è ripetuto più volte.»

La ragazza ha recuperato fisicamente, ma restano le cicatrici emotive.

Poi, nel giugno 2009, i soldati sono tornati nel suo villaggio e, ha raccontato singhiozzando in modo incontrollabile, è stata ancora una volta stuprata.

«Subire questo due volte è già abbastanza orribile, ma ciò che mi ha detto dopo mi ha spezzato il cuore: il marito la evita e le ha detto che non può rimanere con lei dopo che è stata violentata tante volte.»

mercoledì 9 settembre 2009

Consolati. Rinviata la chiusura di Detroit e Philadelphia?


Da "Americaoggi" del 24.7.09

Consolati chiusi. Consolati aperti. Che succede a Philadelphia e Detroit?
(...) Scrivono in una nota congiunta i deputati del Pd eletti all'estero Franco Narducci, Marco Fedi, Fabio Porta, Gino Bucchino, Gianni Farina, Laura Garavini. "Il testo presentato da Franco Narducci e Aldo Di Biagio ha trovato l'adesione non solo degli altri eletti all'estero del Pd e del Pdl, ma anche di molti esponenti di maggioranza e minoranza. Nella risoluzione si affacciano con grande respiro le molteplici implicazioni che la chiusura di diecine di consolati avrebbero avuto, da quelle di natura economico-commerciale a quelle turistiche, dalla maggiore difficoltà nei rapporti con le autorità dei paesi di residenza alla limitazione dei servizi destinati all'utenza crescente di cittadini italiani, dall'ulteriore appesantimento del lavoro per il personale consolare, progressivamente ridotto e gravato da funzioni sempre più numerose all'irrisorio risparmio di risorse finanziarie".(...) Un sacrificio di circa 410.000 cittadini italiani, che per ottenere i servizi che spettano loro dovranno in futuro affrontare viaggi anche di 500 Km. Si pensi ad esempio agli abitanti delle Isole Frisoni per raggiungere il Consolato Generale di Hannover, subentrante per competenza in caso di chiusura a quello di Amburgo; per non parlare poi di distanze come in Australia, dove i connazionali che finora si rivolgevano al Consolato di Brisbane dovranno arrivare fino a Sydney. Queste sono esigenze tutelate dalla legge sulla cittadinanza ed anche dalla Costituzione della Repubblica Italiana che all'art. 3 recita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personale e sociali. Un cittadino in Italia infatti per ottenere i servizi che gli spettano si rivolge al proprio comune o alla propria prefettura, senza dover fare chissà quanti chilometri.Perché ciò non deve valere anche per gli italiani all'estero?

domenica 6 settembre 2009

Berlusconi, SEI RECIDIVO!!! Povera Italia, Vergogna!

Don't blame Silvio Berlusconi, says Umberto Eco, it's the fault of all Italians

By Umberto Eco
Daily Telegraph, 06 Sep 2009


I feel some hesitation and scepticism about intervening in defence of press freedom. If such a step is necessary, it means that society, and therefore much of the press, is already diseased.
In "robust" democracies there should be no need to defend press freedom, because nobody would ever think to challenge it.
This brings me to a related point: Italy's problem is not Silvio Berlusconi.
History is rich with adventurous men, long on charisma, with a highly developed instinct for their own interests, who have pursued personal power - bypassing parliaments and constitutions, distributing favours to their minions, and conflating their own desires with the interests of the community.
But these men haven't always achieved the power they aspired to, because society did not always permit them. If society has permitted him, why should we blame the man rather than the society which has allowed him to have his way?
So it's useless being angry with Berlusconi who is, in a manner of speaking, just getting on with his job. The vast majority of Italians have accepted the conflicts of interest, the encouragement of vigilante groups and the law granting him immunity from prosecution (...)

Ogni riferimento è puramente voluto....

venerdì 4 settembre 2009

martedì 1 settembre 2009