venerdì 5 marzo 2010

Province inutili e sprecone: ci costano 14 miliardi all'anno


di CARMELO LOPAPA

da "Repubblica" del 5.3.10

L'ultima occasione per nuove infornate milionarie l'ha fornita il decreto sulla Protezione civile appena approvato dal Parlamento. Alle Province colpite da calamità naturali e dichiarate in stato di calamità (ed è noto con quale frequenza accada in Italia) è assegnata in via straordinaria "una somma pari a euro 1,5 per ogni residente". Col decreto enti locali votato ieri con la fiducia alla Camera, arriva il taglio progettato dal ministro della Semplificazione Calderoli, ma il 20 per cento dei consiglieri in meno scatterà solo a cominciare da quelli che verranno eletti in futuro.

Dovevano essere soppresse, stando ai proclami del premier Berlusconi in campagna elettorale. Di quei proclami, due anni dopo, non si ha più traccia. E qualsiasi progetto di riforma fa ormai fatica a scalfire quei 110 centri di potere che sono le Province italiane. In compenso, com'è noto, di province ne sono nate di nuove anche negli ultimi anni: sette. Costano allo Stato 14 miliardi di euro l'anno. Danno lavoro a 61 mila persona.
Ma a chi fa gioco la loro sopravvivenza, dipendenti a parte? Quali interessi girano dietro questo giro vorticoso di finanziamenti e poltrone? Perché i politici di destra e sinistra sono tornati sui loro passi e ora difendono a spada tratta enti fino a poco tempo fa giudicati "inutili"? (...)

Il 22 febbraio, il capogruppo Pd alla Provincia di Napoli, Pino Capasso, attacca: "L'amministrazione Cesaro (centrodestra, ndr) ha promesso agli elettori sobrietà nelle spese, ma ha portato l'importo per contributi ad associazioni amiche fino 3 milioni e 144.414 euro. Tra le iniziative ritenute fondamentali, "Cogli l'attimo", euro 9.800, "C'è di più per te" o "Sognando di diventare campioni tirando la fune" euro 5.000. E Sant'Antimo, città di origine del presidente Cesaro, batte tutti con aiuti per euro 125.832". (...)

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