venerdì 2 luglio 2010

La Brambilla commissaria l’Aci: amici e parenti per il nuovo cda


Per sostituire il vecchio organismo, una squadra con il compagno del ministro e il figlio di La Russa

di SANDRO DE RICCARDIS

Da "Milano Repubblica" del 30.6.10

Sono cinque lettere di dimissioni in due mesi, a fine 2009, a far precipitare l'Automobile Club nella bufera, a decapitare l'ente che gestisce il Gp di Monza e un appetitoso patrimonio immobiliare e a sprofondarlo in un vortice di polemiche e sospetti, oggi raccolti in un esposto alla procura di Milano e Monza. Le dimissioni portano al commissariamento dell'ente. Con il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla che nomina commissario straordinario Massimiliano Ermolli, 38 anni, figlio di uno degli uomini più vicini al premier. E una lista di candidati che si forma per sostituire la vecchia governance, mettendo insieme tra gli altri lo stesso Ermolli junior, Geronimo La Russa, figlio del ministro della Difesa, e Eros Maggioni, il compagno del ministro Brambilla (Nella lista anche due dei dimissionari che hanno fatto cadere il vecchio consiglio: Michele Nappi, da una vita in Aci e candidato presidente, e l'avvocato Gian Galeazzo Monarca. "Dimissioni non motivate - ricorda oggi Pier Lorenzo Zanchi, ex presidente del consiglio direttivo - . Poco prima avevo accusato i manager di Sias, la Società incremento automobili e sport che gestisce l'autodromo. Avevo parlato di rischio fallimento, perché l'80% del fatturato è legato alla Formula 1. Le dimissioni a catena servivano solo a provocare il commissariamento, il primo dell'Aci di Milano".

Poco dopo il ribaltone. Anche se le elezioni si terranno il 22 luglio, saranno Ermolli, Maggioni e La Russa a governare l'Aci. L'altra lista in gara, "Per la trasparenza", non è stata ammessa dallo stesso commissario Ermolli per vizi di forma, decisione che ha provocato un ricorso al Tar. "Noi sentiamo l'Aci come un'istituzione da difendere - dice Iacopo Bini Smaghi, uno dei candidati esclusi - . Vogliamo evitare che arrivi chi la spogli del suo patrimonio". C'è il Gran Premio che vale circa 50 milioni di euro, ma anche un patrimonio di palazzi - tra cui corso Venezia 43 e 45 - terreni, aree ora occupate da distributori di benzina che valgono altri 70 milioni.

Un piatto ricco per chi controlla il consiglio. "Ci sono stati comportamenti e decisioni che potrebbero far ravvisare ipotesi di reato - scrivono i ricorrenti di "Per la trasparenza" - la procura esaminerà se vi sono gli estremi per l'azione penale". Contestato è innanzitutto il doppio ruolo di commissario straordinario e candidato di Massimiliano Ermolli. "Posizione incompatibile con il ruolo di garante delle elezioni" dicono i ricorrenti. Ma soprattutto la denuncia fa riferimento al suo ruolo di consigliere di Sinergetica, la società di consulenza e pianificazione aziendale di famiglia, di cui è presidente il padre Bruno. A destare scandalo sono "i rapporti contrattuali di natura commerciale che Sinergetica ha in corso con l'Aci", un'attività di consulenza che va avanti almeno dal 2008 (...)

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