domenica 11 gennaio 2009

Mala tempora currunt


"L'aver scoperto questa mattina che il Municipio di Roccabascerana sia stato privato di un Simbolo cosi importante come il nostro Tricolore, "strappato" e poi bruciato da mani ignote, in maniera così selettiva (non si registrano altri danneggiamenti, come la bandiera dell'Unione Europea e le vetrate, del tutto intatte come si vede nella foto), lascia semplicemente stupefatti ed inorriditi. E' un atto di una gravità inaudita che si può spiegare - solo parzialmente - con il tentativo di fare una "bravata" da parte di un paio di persone, magari ubriache. D'altra parte, l'aver offeso il tal modo il Tricolore induce a fare una riflessione: in un'epoca in cui si tenta di "ripudiare" in ogni modo la Costituzione, con un governo che conta qualche ministro condannato per aver vilipeso in più occasioni la nostra Bandiera*, perchè stupirsi di un'azione del genere? Se lo ha fatto un ministro, tanto.... Mala tempora currunt!

* Bossi è stato condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora", nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore".
Per la prima affermazione, Bossi è stato condannato il 23 maggio 2001 ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena; il 15 giugno 2007 la Prima sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa, lo ha condannato in via definitiva. Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi (allora ministro delle Riforme) per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006. All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva (che prevedeva fino a tre anni di reclusione), ad una pecuniaria (multa fino al massimo di 5000 euro). Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa. Fonte Wikipedia.

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