venerdì 25 luglio 2008

Muoia Sansone con tutti i Filistei


Le recenti vicende irpine, che vedono ancora una volta protagonisti i De Mita, potevano essere evitate se l'emulo di Celestino V, alias Giuseppe De Mita, avesse avuto il coraggio di continuare nella sua attività di coordinatore provinciale del PD, disobbedendo almeno una volta alle disposizioni del ben più importante omonimo. Sarebbe stata definitivamente sancita la fine di un'epoca e forse la nascita di un Politico di Razza. Se solo si pensa alla fatica dell'illustre nipote per farsi eleggere coordinatore provinciale del Partito Democratico nel 2007: tutti i Sindaci a raccolta, ad esempio a San Martino V.C., per convincerli della bontà della sua elezione (scettico solo il Sindaco di Roccabascerana, che osò criticarlo in pubblico)! E invece l'ormai ex coordinatore non ha voluto o non ha potuto essere "Giuseppe De Mita", scegliendo di essere ricordato per sempre come "il nipote di De Mita". E' evidente che i suoi calcoli se li è fatti, perchè se De Mita Junior non è un coraggioso, sicuramente non è uno sprovveduto. Giuseppe ha saputo deludere, rinunciando al PD, per difendere il buon nome di famiglia. E' adesso l'eletto (sempre dal parente?), spietato esecutore di un programma politico di distruzione di massa (Provincia, Comune, Alto Calore e - magari a breve - qualche amministrazione comunale). Ancora una volta chiede al Popolo Irpino, che pure ha contribuito al lustro della sua famiglia ormai in lento ed inesorabile declino, di soccombere. E, nella speranza che gli ricrescano i capelli, per dirla con la Bibbia, il novello Sansone medita di vendere cara la sua pelle.

1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Sindaco.. il problema delle nostre zone è proprio quello di essere purtroppo legati a politici di vecchia data… che oramai voglio e debbono conservare il potere ad ogni costo coltivando sempre e solo il loro orticello…. C’è bisogno di uno svecchiamento e di un avvicendamento con nuove leve che abbiano la forza di pensare ed agire con la loro “testa” e non di paraventi o prestanomi…. Quello citato da Lei è solo il caso più emblematico di un male che ci ha fatto e ci sta facendo scendere ancora (se fosse ancora possibile) in un baratro di clientelismo e di persone che per meri “sfizi” (mi permetta il termine) riescono a fare di tutto di più… come diceva qualcuno: << il potere logora… ma è meglio non perderlo>>