martedì 1 luglio 2008

Le impronte digitali per salvare l'Italia dal crimine


E se fosse tutto vero? E se il problema della criminalità in Italia fosse risolvibile prendendo le impronte digitali ai piccoli rom? Il governo attuale ci crede davvero e anticipa tagli di 6000 agenti di Polizia, nella certezza di aver risolto una volta per tutte il problema della criminalità con un tale espediente. Nel frattempo i pedofili potranno rinviare di un anno i loro processi (magari in futuro si potrebbe legiferare di concedere loro uno sconto di pena se si accaniranno contro quelli che il governo considera piccoli delinquenti per nascita o per censo). Naturalmente figli e nipoti di truffatori, corruttori di giudici, evasori fiscali e furbetti di quartiere, nonchè camorristi e mafiosi, potranno avere invece i polpastrelli immacolati, tanto loro non sono rom e pertanto - per definizione - figli di persone "per bene".

2 commenti:

Unknown ha detto...

....se siamo arrivati a questo punto.. il problema non è certo dei ROM... ma dei "furbetti" che fanno le leggi ad peronam...

Unknown ha detto...

Rilevare le impronte digitali nei campi rom, bambini compresi: la proposta del Ministro dell'Interno Roberto Maroni continua a suscitare polemiche. È levata di scudi da parte di Amnesty Internation che accusa: si tratta di una proposta "discriminatorio, sproporzionata e ingiustificata"...