mercoledì 31 dicembre 2008

Lacrime ceppaloniche

Da "L'Unità" del 31.12.08


di Marco Travaglio

Il Madonno di Ceppaloni prosegue le sue quotidiane lacrimazioni con un’imbarazzante intervista a Repubblica, in cui dà dell’ipocrita politico e morale al figlio di Di Pietro perche ≪non molla la poltrona, mentre io mi sono dimesso da ministro≫. Mastella sorvola sul fatto che lui era indagato a Catanzaro per truffa e finanziamento illecito e a S.Maria Capua Vetere per concussione, mentre Cristiano Di Pietro non è indagato nemmeno per divieto di sosta; e che non si dimise perchè indagato (lo era da ottobre 2007, se ne andò a gennaio 2008), ma perche Berlusconi gli aveva fatto ponti d’oro se avesse rovesciato Prodi. Lasciò una poltrona per arraffarne di più, poi per fortuna fu a sua volta buggerato da Al Tappone. L’inchiesta per estorsione è tuttora in corso a Napoli, dov’è indagata pure la signora Sandra. Quando scattò il blitz, i Mastella’s, diversamente dai Di Pietro, furono difesi a edicole unificate: Stampa, Corriere e Messaggero uscirono con lo stesso titolo, “Cosi fan tutti”. Come se l’accusa fosse qualche innocua raccomandazione. In realtà - ha confermato la Cassazione - la first lady ceppalonica deve rispondere in concorso con il marito Clemente… di aver tentato di costringere
Luigi Annunziata, dg dell'ospedale S. Sebastiano di Caserta, a sottostare alle indicazioni del partito, minacciando di cacciarlo se non avesse nominato primari targati Udeur, anziche gente capace. ≪Quello è un uomo morto≫, strillava la nobildonna, che non risulta aver mai lasciato il partito (peraltro estinto) nè la poltrona. Che sia anche lei, Dio non voglia, un’ipocrita politica e morale?

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